Gli scienziati del Southwest Research Institute hanno combinato i dati della missione New Horizons della NASA con nuovi esperimenti di laboratorio e modelli esosferici per comprendere la composizione del polo rosso della luna di Plutone Caronte e come potrebbe essersi formato.
Proprio come i laghi terrestri, i bacini di idrocarburi sulla grande luna di Saturno, Titano, sperimentano una stratificazione guidata dalla densità. Nei primi, il fenomeno avviene in risposta al riscaldamento della luce solare, mentre nei secondi è esclusivamente legato strane interazioni chimiche tra i liquidi superficiali e l'atmosfera.
La luna di Saturno, Titano, è ormai nota per essere l'unico altro corpo del Sistema Solare, oltre la Terra, ad avere liquido stabile in superficie. La maggior parte dei laghi e dei mari si trovano concentrati nelle regioni polari, soprattutto al nord, mentre le regioni equatoriali appaiono aride. Eppure, alcune tracce simili a vasche vuote suggeriscono che la posizione di questi bacini di idrocarburi liquidi, deve essersi spostata con il tempo.
La missione della NASA Cassini, arrivata nel sistema di Saturno oltre dieci anni fa, ha scoperto centinaia di laghi e mari di idrocarburi sparsi sulla superficie ghiacciata della grande luna Titano, soprattutto nelle regioni polari.
Si ritiene che questi bacini vengano alimentati principalmente dalle piogge ma il ciclo globale dei liquidi, tra sottosuolo, crosta e atmosfera della luna, ancora non è del tutto chiaro.
Analizzando i dati rilevati dalla sonda della NASA Cassini, gli scienziati ora sospettano che l'oceano sotterraneo della grande luna di Saturno sia salato come il Mar Morto sulla Terra.
I risultati arrivano dai 103 flyby su Titano eseguiti dalla navicella in dieci anni di missione, durante i quali è stata studiata la gravità e la topografia della luna.
Titano, la grande luna di Saturno, è nota per essere ricca di mari e laghi nella sua regione settentrionale. Costituiti principalmente di metano, la rendono l'unico altro luogo del nostro Sistema Solare con liquido stabile in superficie oltre la Terra.
Grazie alla sonda della NASA Cassini, entrata nell'orbita di Saturno il 1 luglio 2004, abbiamo conosciuto un nuovo affascinante angolo del nostro Sistema Solare
La sonda ha effettuato sorvoli ravvicinati sul pianeta, sugli anelli e le sue eclettiche lune, rilevando un'incredibile mole di dati e regalando fantastiche immagini.
La sonda della NASA Cassini ha identificato il propilene nell'atmosfera della grande luna di Saturno, Titano, una sostanza largamente utilizzata nell'industria moderna per produrre il corrispondente polimero, il polipropilene, comunemente identificato come plasticai.
Questo è il primo rilevamento di tale elemento su una luna o un pianeta diverso dalla Terra.
Un nuovo studio basato su uno dei più comuni composti antigelo, il metanolo, apre nuove possibilità per la vita sui mondi ghiacciati del nostro Sistema Solare.
Il metanolo, noto anche come alcol metilico, è il più semplice degli alcoli, incolore, infiammabile e tossico.
Utilizzato nell'industria come antigelo, dovrebbe ovviamente aiutare a prevenire il congelamento ma gli scienziati ritengono che possa essere presente sulla grande luna di Saturno, Titano, intrappolato in gabbie simili al ghiaccio.
Titano, la grande luna di Saturno, potrebbe riservare nuove sorprese nel prossimo futuro: se i modelli sono corretti, le condizioni meteorologiche movimenteranno il paesaggio durante il cambio di stagione, dalla primavera all'estate nell'emisfero nord: i ricercatori ritengono che gli uragani e i cicloni potrebbero iniziare ad imperversare e le onde potrebbero propagarsi attraverso i mari di idrocarburi.