I modelli e i test di laboratorio suggeriscono che l'asteroide potrebbe emettere vapore di sodio mentre orbita vicino al Sole, spiegando così l'aumento di luminosità.
Il Microwave Instrument for the Rosetta Orbiter (MIRO) a bordo di Rosetta, che aveva rilevato molecole di acqua nella chioma della cometa quando la sonda era ancora a 350mila chilometri dal nucleo, ha fornito la prima mappa del vapore acqueo contenuto nella chioma di "Chury". I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Astronomy & Astrophysics.
Un team internazionali di scienziati, utilizzando l'Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA), ha ottenuto incredibili immagini 3D delle polverose atmosfere delle comete ISON e Lemmon.
Queste nuove osservazioni aiutano a capire come e quando le comete forgiano nuove sostanze chimiche, comprese le molecole organiche.
Le comete contengono alcuni dei materiali più antichi e più incontaminati del nostro Sistema Solare.
Comprendere la loro chimica straordinaria potrebbe aiutare a saperne di più sulla nascita della Terra e sui mattoni della vita.
Ormai mancano appena 4 giorni all'incontro della sonda dell'ESA Rosetta con la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko.
Il 31 luglio, solo 1.327 chilometri separavano la sonda dal suo target.
Dal punto di vista di Rosetta, la situazione sta diventando interessante.
Ad una distanza di 10.000 chilometri la sonda ha scoperto l'intrigante forma della cometa, una binaria a contatto e le immagini successive, hanno consentito di creare un nuovo modello prelinare del nucleo.