Scritto: Mercoledì, 29 Agosto 2018 15:27 Ultima modifica: Venerdì, 31 Agosto 2018 04:59

La prima volta di Ultima


La sonda ai confini del Sistema Solare avvista l'obiettivo finale della sua missione quando mancano ancora 4,5 mesi all'incontro.

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La prima volta di Ultima
Crediti immagine: NASA / JHUAPL / SwRI

 Sedici mesi fa, una immagine ripresa da New Horizons inquadrava la zona in cui doveva trovarsi il suo obiettivo, l'oggetto di Kuyper noto allora come 2014 MU69; all'epoca, però, la sonda era ancora troppo lontana dal suo prossimo obiettivo (circa 750 milioni di km), anche se si prevedeva che le cose sarebbero cambiate a Settembre di quest'anno. E così è stato, con un anticipo di qualche settimana!

 L'immagine qui sopra a sinistra è la somma di ben 48 diverse esposizioni, riprese dalla camera LORRI (Long Range Reconnaissance Imager) di News Horizons lo scorso 16 agosto, quando la sonda distava ancora oltre 170 milioni di km dal soggetto fotografato. Ciascuna ripresa aveva un tempo di esposizione di 30 secondi e la posizione prevista del KBO, ora ufficiosamente chiamato Ultima Thule, è al centro del rettangolo giallo, annegata dalla luce di una stella prospetticamente vicinissima e 17 volte più luminosa. La regione nel rettangolo è ingrandita a destra e, in questa seconda immagine, il soggetto è balza all'occhio grazie alla sottrazione di un "modello" del campo stellare sullo sfondo, ripreso da LORRI a settembre 2017. Ultima risulta molto vicina a dove gli scienziati hanno previsto, indicando al team che New Horizons è stato indirizzato correttamente. I numerosi artefatti nell'immagine sottratta sono causati da piccoli errori nella registrazione delle immagini LORRI o dalle variazioni intrinseche nella luminosità delle stelle.

 I membri del team di missioni erano entusiasti e un pò sorpresi da questa osservazione. "Il campo dell'immagine era estremamente ricco di stelle di sfondo, il che rendeva difficile rilevare oggetti deboli", ha dichiarato Hal Weaver, scienziato del progetto New Horizons e investigatore principale di LORRI del Johns Hopkins Applied Physics Laboratory di Laurel, nel Maryland. "È proprio come trovare un ago in un pagliaio. In queste prime immagini, Ultima appare solo come una sporgenza sul lato di una stella, ma Ultima diventerà più luminosa e più facile da vedere, mentre la nave spaziale si avvicina".

 Questo primo rilevamento è importante perché le osservazioni che New Horizons farà nei prossimi quattro mesi aiuteranno il team di navigazione a perfezionare la rotta della navicella verso un approccio più accurato con Ultima, quando in Italia saranno le 7:33 del 1 gennaio 2019.  Queste immagini sono anche le più distanti dal Sole mai scattate, infrangendo il record stabilito dalla celebre immagine "Pale Blue Dot" ovvero il "ritratto di famiglia" ripreso della Voyager 1 nel 1990. (New Horizons ha stabilito il record per l'immagine più lontana dalla Terra nel dicembre 2017).

20180829

Posizione attuale di New Horizons. - Credit: NASA / JPL / Joohns Hopkins APL / SwRI

 Come si vede sopra, adesso la sonda dista poco più di una unità astronomica da Ultima Thule. Ricordiamo che, la mattina del 13 Agosto, New Horizons ha cambiato assetto, passando dallo "spin mode" (stabilizzato dalla rotazione attorno ad un asse) al "3-axis mode", più adatto ad effettuare osservazioni scientifiche in vista dell'incontro con Ultima Thule.

 Infine, al momento attuale non ci sono risultati noti riguardo l'ultima occultazione stellare da parte del KBO, avvenuta il 3 Agosto e che, se effettivamente osservata, fornirebbe nuove, preziose informazioni per il Team di New Horizons.

 

Riferimenti:
http://pluto.jhuapl.edu/News-Center/News-Article.php?page=20180828
http://pluto.jhuapl.edu/News-Center/News-Article.php?page=20180822

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Letto: 1289 volta/e Ultima modifica Venerdì, 31 Agosto 2018 04:59

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Marco Di Lorenzo (DILO)

Sono laureato in Fisica e insegno questa materia nelle scuole superiori; in passato ho lavorato nel campo dei semiconduttori e dei sensori d'immagine. Appassionato di astronautica e astronomia fin da ragazzo, ho continuato a coltivare queste passioni sul web, elaborando e pubblicando numerose immagini insieme al collega Ken Kremer. E naturalmente amo la fantascienza e la fotografia!

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