La sonda, che nel mese di ottobre ha finito di trasmettere i dati raccolti durante lo storico incontro con il pianeta nano, gode di ottima salute mentre gli scienziati continuano a pubblicare risultati e scoperte.
Non solo. Il team della missione ha inserito nel Planetary Data System (PDS) due contributi su Plutone ed altri due verranno rilasciati nel 2017. Questi comprenderanno un set di dati raccolto dopo una campagna di calibrazione post fly-by.
A partire da gennaio, la fotocamera LORRI (Long Range Reconnaissance Imager) inizierà le osservazioni di una mezza dozzina di KBO per studiarne le orbite, le proprietà della superficie, la forma, scoprire eventuali satelliti ed anelli. Tutte peculiarità fuori della portata dei telescopi terrestri e di Hubble.
Sempre in gennaio, la sonda continuerà ad usare gli strumenti SWAP, PEPSSI e DSC per studiare l'ambiente di polveri e di particelle cariche della fascia di Kuiper e lo spettrometro Alice per l'idrogeno che permea l'eliosfera.
A febbraio è probabile che verrà effettuata una piccola correzione di rotta verso 2014 MU69 ed a marzo, dopo che tutti i nuovi dati sugli oggetti e la Fascia di Kuiper saranno arrivati a Terra, la sonda verrà messa in letargo per la prima volta dal 2014, fino al mese di settembre. Durante gli stessi mesi, la squadra progetterà e testerà le sequenze dei comandi che serviranno nel momento in cui riprenderanno le operazioni scientifiche, a luglio 2018, e la sonda raggiungerà 2014 MU69.