Usando la sua fotocamera pancromatica ad alta risoluzione L'LORRI, Lucy è stata in grado di osservare la Terra proiettare la sua ombra sulla Luna. A questa distanza, i due oggetti celesti apparivano a soli 0,2 gradi l'uno dall'altro.
"Anche se le eclissi lunari totali non sono così rare - si verificano ogni anno circa - non capita spesso di avere la possibilità di osservarle da una prospettiva completamente nuova", ha affermato lo scienziato planetario Hal Levison di SwRI.
"Quando il team si è reso conto che Lucy aveva la possibilità di osservare questa eclissi lunare come parte del processo di calibrazione dello strumento, tutti erano incredibilmente entusiasti".

Nel corso di circa tre ore, la navicella ha effettuato 86 esposizioni da 1 millisecondo utilizzando il suo strumento L'LORRI in bianco e nero ad alta risoluzione.
Nella sequenza risultante, la Terra e il suo satellite possono essere visti in lontananza, separati l'uno dall'altro da una distanza di circa 360.000 chilometri, entrambi illuminati dal Sole.
Questi frame sono stati estrapolati dal video rilasciato, in cui la Luna, a destra, è già stata processata e sei volte più luminosa. L'intero filmato copre un periodo di quasi tre ore, dalle 1:40.alle 4:30 UTC del 16 maggio. Le osservazioni si sono concluse prima che la Luna emergesse dall'ombra.

lucy eclissi luna

Crediti: NASA/Goddard/APL/SwRI - Processing: Elisabetta Bonora

Poiché lo strumento è progettato per funzionare in un ambiente termico più freddo, la programmazione per ottenere il timelapse doveva essere condotta con molta attenzione. Di conseguenza, per non surriscaldare L'LORRI, il team ha ripreso solo mezza eclissi.
"Catturare queste immagini è stato davvero uno straordinario lavoro di squadra", ha affermato lo scienziato planetario John Spencer di SwRI.
"Le squadre di strumenti, guida, navigazione e operazioni scientifiche hanno dovuto lavorare insieme per raccogliere questi dati, mettendo la Terra e la Luna nella stessa cornice".

Lucy è stata lanciata nell'ottobre 2021 e attualmente sta tornando verso la Terra per un aiuto gravitazionale. Lo swing-by avrà luogo il 16 ottobre 2022.

Lucy fa parte del programma Discovery della NASA, missioni specializzate a basso costo, ed esplorerà alcuni asteroidi troiani di Giove. Questi ultimi sarebbero i resti del materiale primordiale che andò a formare i pianeti esterni più di 4 miliardi di anni fa e potrebbero contenere indizi vitali per decifrare la storia del Sistema Solare e, forse, anche le origini del materiale organico sulla Terra. Orbitano in corrispondenza dei punti di equilibrio (i punti di Lagrange) del sistema gravitazionale Sole-Giove. I gruppi principali sono concentrati in corrispondenza di L4 ed L5 (che, rispettivamente, precedono e seguono di 60º Giove nel suo tragitto orbitale), dove la risultante tra l'attrazione gravitazionale complessiva esercitata dal Sole e dal gigante gassoso e la forza centrifuga apparente sono nulle.
Lucy sarà la prima missione spaziale a studiare i Troiani. La missione prende il nome dall'australopiteco scoperto nel 1974 in Etiopia, chiamato "Lucy" dai suoi scopritori, il cui scheletro ha fornito una visione unica sull'evoluzione dell'umanità.