Grazie ad un nuovo algoritmo, gli astronomi dell'UCLA hanno identificato nuovi 366 pianeti extrasolari. Nella scoperta, già degna di nota, spicca un sistema planetario che comprende una stella e almeno due pianeti giganti gassosi, ciascuno grosso modo delle dimensioni di Saturno, situati insolitamente vicini l'uno all'altro.
Il cacciatore della NASA Kepler ha fatto nuovamente incetta di pianeti extrasolari. Tra 197 candidati iniziali, ne sono stati confermati ben 104, grazie alle osservazioni di follow-up con i telescopi terrestri Gemini Nord, W. M. Keck, Automated Planet Finder e Large Binocular Telescope. Dei restanti, 63 sono ancora in sospeso mentre 30 si sono rivelati falsi positivi.
Grazie al telescopio della NASA Kepler, gli astronomi hanno identificato un nuovo giovane pianeta extrasolare che orbita attorno ad una stella di appena 5 / 10 milioni di anni.
Lo scorso anno la nana bianca WD 1145+017 aveva catturato l'attenzione degli astronomi che, durante la prima campagna di osservazione della missione Kepler K2, avevano identificato dei resti di un planetesimo in orbita attorno alla stella. Ora, un gruppo di ricerca guidato da Saul Rappaport del Massachusetts Institute of Technology (MIT) ha trovato le prove che quei frammenti sono i resti di un asteroide.
Recenti osservazioni del telescopio della NASA Kepler, hanno confermato la potenza distruttrice delle nane bianche, stelle di piccole dimensioni con una grande massa. A farne le spese, un piccolo oggetto roccioso letteralmente cannibalizzato.
Solo qualche giorno fa erano stati annunciati otto nuovi pianeti extrasolari nella zona "Goldilocks" ed ora il telescopio spaziale della NASA Kepler ha identificato altri tre nuovi mondi quasi delle dimensioni della Terra, in orbita nella zona abitabile della loro stella, una nana rossa a circa 150 anni luce dalla Terra.
Il cacciatore di pianeti extrasolari della NASA, il telescopio Kepler, ha scoperto il primo pianeta extrasolare della sua nuova missione chiamata K2 (Kepler-2).