Dopo il lancio e il raggiungimento dell'orbita, lo strumento per lo studio dei pianeti ha preso a funzionare e presto aprirà gli occhi sul cielo...
Il telescopio spaziale europeo per lo studio delle "superterre" dovrebbe salpare domani mattina da Kourou, insieme all'italiano Cosmo-SkyMed. Nuovo aggiornamento!
Una suggestiva immagine del complesso di telescopi ESO/VLT al crepuscolo. Un mese fa, l'osservatorio ha iniziato un intrigante tentativo di fotografare direttamente gli esopianeti attorno alla stella a noi vicina.
Il primo esopianeta attorno alla stella Beta Pictoris è uno dei pochi fotografati direttamente, utilizzando qui il Very Large Telescope dell’ESO nell'infrarosso.
E' stato annunciato una settimana fa e si tratta di una super-Terra, attorno ad una stella visibile ad occhio nudo e lontana 60 anni luce da noi.
Facciamo il punto sullo stato delle due missioni spaziali dedicate alla ricerca di eso-pianeti. Con qualche apprensione per Kepler e molte soddisfazioni ed aspettative per il suo successore.
Con un tempismo notevole, Kepler ha quasi esaurito il combustibile per le manovre e sta per trasmettere a Terra quelli che potrebbero essere gli ultimi dati, mentre Tess ha raggiunto l'orbita definitiva e sta per iniziare la ricerca di esopianeti.
Dei due satelliti astronomici, l'americano TESS decollerà lunedi mentre per l'europeo ARIEL, appena approvato, bisognerà aspettare 10 anni. Intanto Kepler è giunto quasi a fine vita...
Un nuovo studio pubblicato il 2 febbraio sulla rivista The Astrophysical Journal Letters dimostra che potrebbero esistere più di un trilione di esopianeti extragalattici.