Nello studio "Searching for Black Holes in the Outer Solar System with LSST", pubblicato sulla rivista The Astrophysical Journal Letters, due ricercatori di Harvard propongono un modo per scoprire se ai confini del Sistema Solare esiste davvero un buco nero grande quanto un pompelmo con una massa da cinque a dieci volte quella della Terra.
Utilizzando i dati della campagna Dark Energy Survey (DES) i ricercatori hanno scoperto oltre 300 oggetti trans-nettuniani (TNO), pianeti minori situati alla periferia estrema del nostro Sistema Solare.
In un recente articolo, due ricercatori propongono che l'ipotetico pianeta X possa essere un piccolo buco nero primordiale catturato dal sistema solare. E suggeriscono come rivelarlo.
Sono 51 gli ETNO (Extreme Trans Neptunian Objects) conosciuti ed alcuni di loro sarebbero la miglior prova dell'esistenza del Nono Pianeta, il mondo ancora sconosciuto che orbiterebbe a circa 700 Unità Astronomiche dal Sole (o forse più).
Mente gli astrofisici dell'Università di Berna si sono dati da fare per disegnare l'identikit del misterioso Nono Pianeta teorizzato da Mike Brown e Konstantin Batygin della Caltech, in una recente comunicazione la NASA precisa che la sonda Cassini non ha sperimentato alcuna inspiegabile deviazione orbitale nel sistema di Saturno.
La scoperta di un altro oggetto nella Fascia di Kuiper riaccende gli animi dei cercatori del Nono Pianeta.
Secondo Mike Brown, l'astronomo planetario del California Institute of Technology (Caltech) che a gennaio aveva previsto l'esistenza di un mondo dieci volte più massiccio della Terra, probabilmente gassoso, oltre l'orbita di Nettuno, il "nuovo KBO [Kuiper Belt Object] è esattamente dove il Nono Pianeta prevede che sia".
Secondo un gruppo di astronomi francesi la sonda della NASA Cassini potrebbe essere ricordata non solo per la sua gloriosa missione nel sistema di Saturno ma potrebbe passare alla storia per il suo contributo nella ricerca del misterioso Nono Pianeta.
Sarebbe 10 volte più massiccio della Terra ed orbiterebbe in media 20 volte più lontano dal Sole rispetto a Nettuno (la cui distanza media dal Sole è di circa 4,5 miliardi di chilometri); impiegherebbe quindi tra i 10.000 ed i 20.000 anni per compiere un'orbita completa attorno alla nostra stella. Si tratta del Nono Pianeta del nostro Sistema Solare.
Due gruppi indipendenti di astronomi, analizzando i dati dell'Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA) nel corso del 2014 e nel 2015, hanno dichiarato di aver scoperto un grande oggetto (forse due!) ai confini del Sistema Solare.
Un gruppo internazionale di astronomi ha calcolato che 70.000 anni fa, una debole stella recentemente scoperta deve aver sfiorato il nostro Sistema Solare, passando all'interno della Nube di Oort.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.