Le osservazioni di ALMA/VLT/Chandra hanno rivelato una colossale sorgente di gas molecolare alimentata da un buco nero nella galassia più brillante di un ammasso.
Confronto tra una immagine ottica della galassia a spirale M74 e, a destra, le corrispondenti mappe di ALMA (blu) e VLT/MUSE (arancio) sovrapposte.
Un confronto tra le immagini di Nettuno ottenibili con un telescopio a Terra, senza e con ottiche adattive, e il telescopio spaziale Hubble (al centro). Ogni commento è superfluo!
Nuove osservazioni ottenute con il telescopio VLT (Very Large Telescope) dell'ESO mostrano l'ammasso stellare RCW 38 in tutto il suo splendore.
Gli astronomi hanno usato lo strumento MUSE installato sul VLT dell'ESO e il telescopio spaziale Hubble di NASA/ESA per effettuare il test finora più preciso della teoria della Relatività Generale di Einstein al di fuori della Via Lattea. La galassia ESO 325-G004 (in basso a sinistra) funge da potente lente gravitazionale, relativamente vicina (450 milioni di anni luce); essa distorce la luce che proviene da una galassia retrostante per creare un "anello di Einstein", evidenziato nel riquadro ingrandito dove l'anello è visibile dopo la sottrazione dell'immagine della galassia. Confrontando la curvatura dello spazio ricavata da queste immagini con la massa di ESO 325-G004 ricavata spettroscopicamente dalla velocità di rotazione delle stelle, gli astronomi hanno trovato che la gravità su scale extragalattiche si comporta come descritto dalla relatività generale, con una inedita precisione del 9%. Questo permette di escludere alcune teorie alternative della gravità.
https://www.eso.org/public/italy/news/eso1819/
Questa vista a 360° ritrae la cupola del telescopio danese installato a La Silla (sulle Ande, Cile settentrionale) e, sullo sfondo, la Via Lattea australe.
Questa insolita vista della famosa Nebulosa di Orione alle lunghezze d'onda delle micro-onde e dell'infrarosso è stata ottenuta con gli strumenti ALMA, IRAM e VLT e mostra una rete di filamente freddi (in rosso) che avvolgono zone di formazione stellare.
Questa immagine spettacolare e insolita mostra una porzione della celebre nebulosa di Orione vista da ALMA, IRAM e VLT nelle regioni infrarossa e microonde.