Le due immagini qui fuse mostrano le regioni meridionali di Cerere, in parte ancora avvolte nell'ombra dell'inverno australe.
La stavamo aspettando con trepidazione e finalmente l'immagine tanto attesa è arrivata: si tratta di una ripresa del cratere Occator di Cerere, noto per il misterioso "Bright Spot", ripresa dalla sonda della NASA Dawn dall'orbita HAMO (High-Altitude Mapping Orbit).
La sonda Dawn ha iniziato la nuova fase di mappatura 8 giorni fa e ora vengono finalmente pubblicate le nuove immagini, 3 volte più dettagliate delle precedenti.
Anche se ha raggiunto l'orbita prevista già 4 giorni fa, in queste ore la sonda sta ufficialmente iniziando la sua terza fase di mappatura da una distanza decisamente ravvicinata.
Mentre la sonda è ad oltre metà strada verso il trasferimento ad un'orbita più stretta, la NASA mostra la struttura tridimensionale delle due strutture più enigmatiche sul pianeta nano, osservate dall'orbita precedente.
Pubblicata una nuova mappa topografica con i rilievi e i nomi di alcuni crateri del pianeta nano. Ci sono anche nuove viste "termiche".
I lettori più attenti già lo sapranno dal nostro aggiornatissimo Mission Log: lo scorso 14 Luglio, mentre tutto il mondo era con il fiato sospeso per il Flyby di New Horizons, un'altra sonda NASA vicino ad un altro pianeta nano accendeva i motori per avvicinarsi ulteriormente al suo oggetto di studio.
Anche la sonda vicina a Cerere ha sperimentato un "safe mode" pochi giorni prima di New Horizons. Tutto bene adesso, ma il cambiamento di orbita è rimandato.
Quella che viene messa a confronto con il celebre "bright spot 5" (in basso a sinistra nella composizione) è una macchia recentemente fotografata da MRO sulla superficie di Marte, nei pressi dell'equatore (long 62.36°, lat -4.56°), ed attribuita a un recente impatto meteorico. Da notare, in basso nell'immagine a destra, anche l'insolito cratere asimmetrico probabilmente frutto di un impatto radente.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.