A metà strada tra la Terra e Marte, il Trace Gas Orbiter (TGO) ha acceso oggi il motore principale per 52 minuti allineando la sua traiettoria con Marte.
Il Trace Gas Orbiter (TGO), della missione congiunta ESA/Roscosmos ExoMars 2016, ha catturato la sua prima immagine di Marte questa settimana, da 41 milioni di chilometri di distanza, con una risoluzione di 460 chilometri per pixel. La regione di Tharsis, che ospita più grandi vulcani del pianeta, si trova in questa vista di fronte alla navicella.
Dopo un'attenta valutazione, l'Agenzia Spaziale Russa Roscosmos ed Europea ESA hanno deciso di posticipare il lancio della seconda parte della missione ExoMars dal 2018 al 2020. La notizia è stata rilasciata ieri in un comunicato.
Ad un mese dal lancio, l'ESA conferma che ExoMars è in ottima forma ed ha inviato a Terra la sua prima immagine di test scattata lungo la strada per Marte.
Mosaico di 4 immagini consecutive, ripresa da angolazioni simili, con il decollo del Proton da Baykonur che ieri ha portato le sonde europee TGO e Schiaparelli in rotta verso Marte.
Un problema recentemente scoperto in due sensori del sistema di propulsione per l'ingresso in atmosfera, la discesa e l'atterraggio, ha fatto slittare la data di lancio della missione ExoMars da gennaio a marzo 2016, come annunciato recentemente in un comunicato.
Per la seconda volta in meno di tre settimane, la Russia ha collezionato un altro insuccesso nei voli spaziale: il lancio del vettore Proton-M si è concluso ieri con un fallimento appena otto minuti dopo il decollo dal cosmodromo di Baikonur in Kazakistan, causando la completa distruzione del playload, il satellite per le comunicazioni messicano MexSat-1.