Gli strumenti della sonda della NASA Juno hanno messo in evidenza una corrispondenza tra le colorate bande che caratterizzano la veste esterna di Giove e in processi che avvengono in profondità nell'atmosfera del pianeta.
Grazie al telescopio spaziale Hubble, gli scienziati hanno scoperto che i venti nella "corsia" più esterna della Grande Macchia Rossa di Giove stanno accelerando
Grazie alle immagini riprese dall'Osservatorio Gemini e ad una tecnica nota come "lucky imaging", gli astronomi hanno ottenuto le immagini di Giove ad una risoluzione mai raggiunta nelle osservazioni terrestri.
Il set di foto fa parte di un programma congiunto con Hubble a sostegno della missione della NASA Juno.
L'11 luglio, la sonda della NASA Juno ha effettuato il suo settimo passaggio ravvicinato su Giove (PJ7). Questa volta, il principale punto di interesse scelto per la "citizen" fotocamera JunoCam era la famosa Grande Macchia Rossa.
Nel pomeriggio di Lunedi, durante il settimo "perigiove", Juno ha sorvolato la grande macchia rossa passando a soli 3500 km dalla sommità delle nubi.
Questa insolita e spettacolare vista di Giove e della macchia rossa è stata ripresa da Terra, precisamente dal telescopio Gemini Nord, e mostra le foschie nella parte più alta dell'atmosfera del gigante gassoso.
Secondo un team internazionale di astronomi, la Grande Macchia Rossa, cioè la tempesta che imperversa su Giove da almeno 300 anni, sarebbe responsabile dell'anomalo riscaldamento dell'atmosfera del pianeta. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Nature.
Grazie al Karl G. Jansky Very Large Array (VLA), i ricercatori dell'Università della California Berkeley hanno prodotto una dettagliata mappa radio dell'atmosfera di Giove, svelando il massiccio movimento di gas di ammoniaca che è alla base delle bande colorate e delle nuvole vorticose visibili con i telescopi.
Utilizzando il telescopio Spitzer e Kepler, gli astronomi hanno scoperto quella che sembra essere una piccola stella con una tempesta nuvolosa gigante, molto simile alla "Grande Macchia Rossa" di Giove.
Grazie alla serie di osservazioni annuali del programma OPAL (Outer Planet Atmosfere Legacy), dedicato ai pianeti esterni del nostro Sistema Solare, gli scienziati hanno ottenuto nuove mappe di Giove e viste inedite della Grande Macchia Rossa, la tempesta che imperversa sul gigante gassoso da centinaia di anni.