Dopo anni di lavoro investigativo, gli scienziati dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) hanno identificato il punto esatto in cui il lander Philae ha rimbalzato per seconda e penultima volta sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, durante il rocambolesco atterraggio il 12 novembre 2014.
A quattro anni dalla fine della missione dell'ESA Rosetta, gli scienziati hanno scoperto che la cometa 67P / Churyumov-Gerasimenko è circondata da un'aurora ultravioletta. Questa è la prima volta in cui le emissioni aurorali vengono osservate attorno ad un corpo diverso da un pianeta o una luna.
Una suggestiva vista con illuminazione radente su una porzione del nucleo della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko.
Quella che sembra la scultura di un busto un pò astratto è il nucleo della cometa 67P/Churymov-Gherasimenko in una insolita ripresa ravvicinata di Rosetta.
La missione NASA/ESA Cassini-Huygens e la missione dell'ESA Rosetta, terminate di recente, hanno sempre avuto un gran seguito popolare ma non solo: la grande luna di Saturno, Titano e la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko sono due target rimasti anche nel cuore degli scienziati. L'intenzione è sempre stata quella di poter tornare ad esplorare questi due incredibili e stravaganti corpi del nostro Sistema Solare.
Una porzione del nucleo della cometa 67P Churymov-Gerasimenko, ripresa 2 mesi prima dello sfortunato atterraggio di Philae.
Questa immagine inedita, ripescata negli ultimi dati inviati dalla sonda europea un attimo prima di impattare la cometa, ne mostra dettagli minuti della superficie.
Una collezione di 210 immagini della cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko, scattate da Rosetta tra luglio 2014 e Settembre 2016.
In questa nuova composizione, i ricercatori ESA hanno raccolto ben 24 outburst della cometa Churymov-Gerasimenko in prossimità del perielio.
Un masso grande quanto un palazzo (diametro sui 30 metri e massa stimata in 13000 tonnellate) risulta essersi spostato di 140 metri in 9 mesi, a causa dell'attività cometaria e complice la bassissima forza di gravità.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.