Questo incredibile scorcio del nostro pianeta è stato ripreso il 23 giugno 2015 dall'astronauta Scott Kelly, a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Il 22 giugno, al solstizio d'estate, un CME aveva colpito la Terra producendo una tempesta geomagnetica di classe G4.
I futuri coloni potranno ammirare aurore extraterrestri ad occhio nudo dalla superficie di Marte. A confermarlo, una simulazione ricreata da un gruppo internazionali di scienziati della NASA, dell'Institute of Planetology and Astrophysics of Grenoble (IPAG), dell'Agenzia Spaziale Europea ESA e dell'Aalto University in Finlandia.
Inspiegabili polveri ad alta quota e propagazioni aurorali fino a basse altitudini sono i due inaspettati fenomeni recentemente osservati dalla sonda della NASA Mars Atmosphere and Volatile Evolution (MAVEN), entrata con successo in orbita intorno a Marte il 22 settembre 2014.
Le aurore osservate da Hubble confermano che il satellite più grande di Giove ospita un enorme oceano salato sotto la coltre di ghiaccio.
Questa singolare vista dell'aurora sul nostro pianeta è stata catturata dalla fotocamera iperspettrale NORUSCA II il 24 gennaio 2012.
Lo strumento, costruito da ricercatori norvegesi, è in grado di catturare ed analizzare velocemente più lunghezze d'onda, 41 bande ottiche distinte nel giro di pochi microsecondi, senza parti in movimento.
Il 19 agosto alle 05:26 UTC, la sonda della NASA Cassini ha raggiunto il periasse del mese, arrivando a 901.430 chilometri dalla cima delle nubi di Saturno, un buon punto di vista per studiare l'atmosfera del pianeta.
Il 17 agosto l'Imaging Science Subsystem (ISS) insieme all'Ultraviolet Imaging Spectrograph Subsystem (UVIS) hanno ripreso alcune immagini globali del pianeta e per sei ore hanno monitorato l'andamento delle nuvole nella fascia equatoriale.
Il mese di maggio era iniziato con un bel brillamento solare e un'enorme bolla di plasma che si era staccata dalla superficie del Sole, dal lato opposto alla Terra.
Gli occhi elettronici del Solar Dynamics Observatory e delle sonde STEREO avevano ripreso la grande espulsione di massa coronale (CME), partita da una regione attiva dietro al bordo orientale del Sole
Domenica 21 aprile è partita la nuova campagna alla ricerca delle aurore boreali su Saturno, utilizzando il Keck Observatory di Mauna Kea, nelle Hawaii.
L'iniziativa è stata presentata con un evento live di tre ore in cui gli scienziati hanno discusso ad ampio raggio, dalle caratteristiche di Saturno alle recenti scoperti.
Aprile e maggio saranno i mesi in cui ci avvicineremo al massimo solare previsto per il ciclo 24, ossia il periodo di maggiore attività della nostra stella. Così, questo sarà il momento migliore per osservare uno dei spettacoli più emozionanti che ci offre la natura, le aurore.
Fonte: AstroPerinaldo – AstroBlog