Ormai ci siamo! Dopodomani, l'indomita sonda targata Sol Levante si avvicinerà fino quasi a toccare la superficie di Ryugu, l'asteroide NEO raggiunto all'inizio di questa estate, dopo un viaggio durato 3,5 anni. A questo primo tentativo ne seguirà un altro a metà Ottobre e, alla fine di quel mese, è previsto il primo touchdown vero e proprio. Intanto, il 21 settembre, dovrebbe avvenire il rilascio e l'atterraggio dei mini-rover Minerva-II.
L'ultimo Mission Status (risalente a 5 giorni fa) racconta che Hayabusa2 ha completato le operazioni all'interno del "Box-B"; come già spiegato in passato, questo significa che la sonda è rimasta alla distanza di circa 20 km da Ryugu, spostandosi però lateralmente fino a 9km dalla "home position" (Box-A). Dopo essere tornata nel Box-A, Ieri la sonda dovrebbe avere iniziato già la discesa verso Ryugu, in vista del primo "touchdown rehearsal"; il veicolo dovrebbe arrivare nelle prossime ore a soli 30 metri dall'asteroide, o anche meno, acquisendo immagini più dettagliate intorno al luogo candidato per il touchdown (L08). Naturalmente, durante la delicata operazione Hayabusa-2 si servirà del laser-altimetro per brevi distanze LRF (Laser Range Finder), usandolo per la prima volta da quando è stato lanciato.
Di seguito, una sequenza di immagini dettagliate dei tre luoghi scelti per il primo touchdown (L08 è il sito primario, L07 e M04 sono quelli di riserva). La sequenza è stata scattata da distanza ravvicinata (Box-C) il 20 luglio e abbraccia un arco di tempo di 2 ore, durante il quale l'asteroide ha compiuto una rotazione di 94°. Rispetto all'originale, le immagini sono state processate per evidenziare meglio i dettagli e le differenze di constrasto locale.
Image credit: JAXA, University of Tokyo, Kochi University, Rikkyo University, Nagoya University, Chiba Institute of Technology, Meiji University. University of Aizu, AIST - Processing: M. Di Lorenzo
In apertura, invece, è mostrata una sequenza di termografie TIR durante una intera rotazione lo scorso 30 giugno; la scala arbitraria è sulla destra, con in rosso le regioni più calde (circa 100 °C) e in blu quelle a circa 20 °C. I 10 frames sono spaziati da una rotazione di circa 36° e sono tratti dall'animazione qui sotto; rispetto all'originale, ho cercato di eliminare l' "effetto pixel" senza distruggere i dettagli e aumentando leggermente il contrasto e la saturazione per apprezzare meglio le differenze di temperatura. Anche queste rilevazioni termiche sono state importanti nella scelta del luogo di atterraggio della sonda e dei vari rover, date le stringenti specifiche di funzionamento.
Provided by: JAXA / Ashikaga University / Rikkyo University / Chiba Institute of Technology / The University of Aizu / Hokkaido University of Education / Hokkaido Kitamihito High School / National Institute of Advanced Industrial Science and Technology
Un altro criterio fondamentale per la scelta dei siti è stata la distribuzione dei massi, soprattutto di quelli medio-grandi e più pericolosi, con diametro tra otto e dieci metri abbondanti; le seguenti immagini mostrano la loro distribuzione sulle due facce dell'asteroide.
Image credit: JAXA, University of Tokyo, Kochi University, Rikkyo University, Nagoya University, Chiba Institute of Technology, Meiji University. University of Aizu, AIST - Processing: M. Di Lorenzo
Infine, la sequenza di immagini sottostanti ritrae l'estremità a "tromba" del dispositivo "campionatore", che dovrà prelevare i campioni dalla superficie. Su Hayabusa-2 è installata una videocamera compatta chiamata anche CAM-H, frutto di una donazione che ha fotografato questo dispositivo il 14 agosto (immagine a destra), mostrando che è in ottime condizioni. Lo stesso dettaglio era stato fotografato (al centro) durante il test di un dispositivo laser chiamato LRF-S2 nell'aprile scorso; il laser servirà a misurare la distanza dalla punta della tromba del campionatore dalla superficie dell'asteroide. La foto a sinistra ritraeva invece il dispositivo il 5 dicembre 2014 (solo due giorni dopo il lancio); le differenze sono da imputare alla diversa illuminazione.
Image credit: JAXA, University of Tokyo, Kochi University, Rikkyo University, Nagoya University, Chiba Institute of Technology, Meiji University. University of Aizu, AIST - Processing: M. Di Lorenzo
Riferimenti:
http://www.hayabusa2.jaxa.jp/en/topics/20180906e/index.html
http://www.hayabusa2.jaxa.jp/en/topics/20180907e/index.html
http://www.hayabusa2.jaxa.jp/topics/20180905/