Mentre otto paesi hanno sottoscritto l'Accordo Artemis, la Russia ha annunciato che non parteciperà al Gateway lunare. Una decisione che potrebbe dare il via ad una nuova "guerra fredda spaziale" se non sarà gestita con intelligente diplomazia.
La Russia, che non si interessa alla Luna dal 1976, spera di riprendere il suo programma di esplorazione spaziale, là dove si era fermato.
Il telescopio russo ART-XC, installato presso l'osservatorio astrofisico Spectr-RG, ha raggiunto un'importante pietra miliare lo scorso 1 aprile 2020, completando il 50% della rassegna del cielo nella banda dei raggi X "duri", cioè ad elevata energia.
Due giorni fa la Soyuz russa ha festeggiato 50 anni. Quella nella foto è la capsula Soyuz 7K-OK, appartenente alla prima generazione operativa dal 1967 al 1971.
Il primo volo, avvenuto nell'ambito della missione Kosmos 133, fu il primo test senza equipaggio.
Durante il recente lancio della capsula Soyuz da Baikonur, con a bordo l'equipaggio misto USA/Russia per la missione 'One Year' a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), l'Amministratore della NASA, Charles Bolden, e la sua controparte russa, Igor Komarov, a capo dell'Agenzia Spaziale Federale della Russia, Roscosmos, avrebbero discusso di una possibile cooperazione per una nuova stazione spaziale dopo la ISS.
Quale storia racconta il meteorite che ha solcato i cieli della Russia nella regione degli Urali il 15 febbraio scorso, esplodendo nei cieli di Chelyabinsk?
Prima di arrivare sulla Terra potrebbe essersi scontrato con un altro corpo del nostro Sistema Solare o potrebbe esser passato troppo vicino al Sole, in base a quanto annunciato oggi a Firenze, durante la conferenza Goldschmidt 2013.
Il 15 febbraio 2013 una meteora inaspettata esplose nei cieli della Russia, sulla regione di Chelyabinsk, provocando danni agli edifici e diversi feriti.
Da allora l'evento è stato classificato come il più significativo da quello di Tunguska del 1908, che non coivolse l'essere umano ma rase al suolo 2.000 chilometri quadrati di foresta siberiana.
Gli scienziati hanno rimbalzato con successo un fascio laser sul vecchio Lunokhod 1, il rover dell'Unione Sovietica che ha passeggiato sul suolo lunare più di quattro decenni fa.
Il Lunokhod 1 è stato il primo rover costruito dall'uomo che ha raggiunto un altro mondo al di fuori della Terra: partì alla volta della Luna a bordo del vettore Luna 17, atterrando nel Mare Imbrium il 17 novembre 1970.
La Russia ha manifestato un rinnovato interesse per l'esplorazione della Luna: il programma è stato presentato Igor Mitrofanov dell'Institute for Space Research (IKI) di Mosca, durante il 54° Microsymposium, tenutosi in Texas il 16 e il 17 marzo, su "Lunar Farside and Poles — New Destinations for Exploration".
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.