Durante il sol 1065 (5 agosto 2015), il team di missione ha utilizzato la fotocamera MAHLI, posta all'estremità del braccio robotico, per controllare lo stato di salute di Curiosity ma l'occasione è stata ottima per catturare anche un bel selfie 360, celebrativo del terzo anniversario su Marte.
E' sempre divertente sfogliare il catalogo della missione della NASA Curiosity e invece, di rocce e paesaggi, trovare un primo piano del rover.
Durante il sol 613 (27 aprile 2014) Curiosity si è scattato ben due primi piani, due foto ricordo del soggiorno a Kimberley, in attesa di ricevere l'ok dal team per utilizzare il trapano per la terza volta, dopo John Klein e Cumberland.
Così come accade per noi e per l'emisfero settentrionale terrestre, anche per Opportunity, su Marte, tira aria di primavera.
Una stagione molto gradita dall'instancabile rover della NASA che, non solo potrà godere di temperature più miti e di una migliore illuminazione del Sole, ma potrà contare sull'incremento dei venti marziani per togliersi di dosso un po' di polvere.
Curiosity ha ormai trascorso più di tre settimane a Rocknest dove ha completato per la prima volta tutte le operazioni relative allo studio di un campione di suolo marziano, tranne le analisi con il Sample Analysis at Mars (SAM) che verrà utilizzato a breve, forse con il prossimo scoop.
Come anticipato nell'articolo "Curiosity inizia ad usare il braccio robotico", Curiosity sta effettuando in questi giorni test e verifiche.
Durante il sol 32, 7 settembre 2012, utilizzando la fotocamera presente sul suo braccio robotico, il Mars Hand Lens Imager (MAHLI), ha scattato un foto ricordo: un autoritratto della Mastacam e della Chemcam.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.