Diverse osservazioni, fatte anche da terra da un team italiano, mostrano che le strutture più brillanti sul pianeta nano sono associate a fenomeni transitori, nebbie o foschie (hazes) con un ciclo diurno, probabilmente dovute alla sublimazione del ghiaccio d'acqua.
In questo momento la sonda Dawn ha completato i 2/3 del primo ciclo di mappatura LAMO dell'intera superficie di Cerere alla massima risoluzione; tuttavia, l'immagine più attesa relativa al celebre "Bright Spot 5" deve essere ancora scattata e non la vedremo prima della fine del mese.
Una nuova incredibile animazione simula un volo sulla superficie del pianeta nano Cerere, focalizzandosi su alcune delle caratteristiche più note come il cratere Occator, famoso per i suoi "Bright Spot", e la montagna conica Ahuna Mons.
Pubblicate quattro nuove spettacolari foto scattate dalla quota LAMO, intanto Dawn ha affinato ulteriormente l'orbita.
Finalmente rilasciate le prime 4 immagini (e un anaglifo) riprese da DAWN nell'orbita LAMO; la risoluzione è di 35 metri/pixel e la sonda non sarà mai più vicina di così.
L'intuizione del Dr. Tom McCord del Bear Fight Institute di Winthrop, Washington, co-ricercatore per la missione Dawn, si sta rivelando essere la soluzione al mistero dei "Bright Spot" di Cerere, il materiale altamente riflettente sparso un po' ovunque sulla superficie del pianeta nano ma concentrato soprattutto all'interno del grande cratere Occator di 90 chilometri di diametro.
Mancano pochi giorni all'arrivo di Dawn nella sua quarta e ultima orbita di mappatura intorno a Cerere. Da lì, la sonda godrà una vista 4 volte più dettagliata della superficie del pianeta nano.
Mentre la sonda della NASA Dawn si appresta a raggiungere l'orbita LAMO per una mappatura dettagliata di Cerere, i ricercatori del Centro Aerospaziale Tedesco DLR (Deutsches Zentrum für Luft- und Raumfahrt) hanno selezionato 42 immagini acquisite durante l'orbita Survey per creare il primo atlante dedicato al pianeta nano.
La sonda continua indisturbata la sua discesa verso l'orbita finale. Intanto nuove spettacolari immagini del pianeta nano vengono pubblicate quotidianamente.
Simulazioni con il Vertical Gun Range dell'Ames Research Center della NASA suggeriscono che il materiale espulso durante le collisioni è rimasto incollato sulla superficie di Cerere, invece che finire sparpagliato nello spazio. Ciò renderebbe il pianeta nano un miscuglio di materiale meteoritico raccolto nel corso di miliardi di anni di bombardamenti.
Otto anni fa partiva la sonda americana per l'esplorazione dei grandi asteroidi. Intanto arrivano nuove immagini e mappe di Cerere...
La stavamo aspettando con trepidazione e finalmente l'immagine tanto attesa è arrivata: si tratta di una ripresa del cratere Occator di Cerere, noto per il misterioso "Bright Spot", ripresa dalla sonda della NASA Dawn dall'orbita HAMO (High-Altitude Mapping Orbit).
Una valanga di nuove immagini riprese dall'orbita HAMO è stata pubblicata negli ultimi 10 giorni.
La sonda Dawn ha iniziato la nuova fase di mappatura 8 giorni fa e ora vengono finalmente pubblicate le nuove immagini, 3 volte più dettagliate delle precedenti.
Anche se ha raggiunto l'orbita prevista già 4 giorni fa, in queste ore la sonda sta ufficialmente iniziando la sua terza fase di mappatura da una distanza decisamente ravvicinata.
Mentre la sonda è ad oltre metà strada verso il trasferimento ad un'orbita più stretta, la NASA mostra la struttura tridimensionale delle due strutture più enigmatiche sul pianeta nano, osservate dall'orbita precedente.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.