Qualche giorno fa, la sonda della NASA Cassini, che da poco ha compiuto 15 anni, ha ripreso una bellissima sequenza dedicata all'anello F.
L'anello F è da sempre uno degli più affascinanti di Saturno, sicuramente il più bizzarro.
E' estremamente dinamico: fluttuazioni, sbuffi luminosi, piccoli oggetti che viaggiano al suo interno e Prometeo, la luna di Saturno a forma di patata, che al suo passaggio lo scompone.
Ormai è al centro delle cronache di missione, è il piccolo brillante oggetto fotografato dalla MastCam di Curiosity durante le operazioni del sol 61.
Il team della missione ha dichiarato con certezza che si tratta di un componente del rover e non è un oggetto marziano.
Ne avevamo parlato questa mattina non appena è stata rilasciata notizia ed immagini: si tratta del misterioso e brillante piccolo oggetto fotografato da Curiosity durante il sol 61 che ora, sta appassionando la rete.
L'origine dell'intruso è ancora sconosciuta ma sembreresse essere o plastica o metallo, probabilmente una parte del rover.
Curiosity è pronto per entrare nel vivo delle attività e prelevare campioni di suolo marziano: l'abilità del rover di raccogliere terreno da analizzare è fondamentale per determinare se il cratere Gale ha mai offerto condizioni ambientali favorevoli alla vita microbica.
L'analisi minerale potrà fornire elementi sulla storia geologica del luogo mentre l'analisi chimica verificherà la presenza degli ingredienti necessari alla vita.
Lo scorso 26 settembre la sonda della NASA Cassini ha iniziato un sorvolo su Titano, la grande luna di Saturno, per l'ottantaseiesima volta (flyby T-86). Il passaggio ravvicinato è stato fondamentale per lo spettrometro INMS.
Gli strumenti della Cassini hanno avuto un'ottima opportunità per tracciare un profilo della ionosfera.
I ricercatori del NASA Jet Propulsion Laboratory a Pasadena, California, stanno portando avanti una ricerca per ricreare sostanze organiche o molecole contenenti carbonio in laboratorio, dal ghiaccio .
Il loro obiettivo è quello di capire come sia nata la vita sulla Terra.
Il nuovo studio pubblicato sulla rivista Astrophysical Journal Letters, riguarda la chimica organica che si sviluppa sulle remote particelle ghiacciate presenti nel cosmo.
Dopo che l'orbiter Odyssey è entrato nuovamente in modalità safe-mode lo scorso 11 luglio riducendo le sue attività e con esse, anche la funzione di supporto alle comunicazioni per il rover Opportunity, sono state pubblicate solo da poche ore nuove immagini di Marte.