Perché, nonostante il grande numero di pianeti presumibilmente abitabili, non abbiamo ancora ricevuto chiari segnali da altri esseri intelligenti? Cerchiamo di capire le implicazioni di questa "scomoda" constatazione, che forse non è così negativa come sembra...
Il più grande radiotelescopio a singola antenna al mondo, FAST (Five hundred meter Aperture Spherical Telescope), da settembre inizierà a cercare segnali provenienti da civiltà aliene.
E se un pianeta alieno avesse ospitato o ospitasse vita intelligente che ha sviluppato capacità tecnologiche? Secondo gli scienziati, le tecnosignature sarebbero molto più facili da rilevare rispetto alle biosignature.
Mentre ancora si discute sul famoso WOW! rilevato nel 1977, gli scienziati dell'Osservatorio di Arecibo hanno annunciato di aver ricevuto un altro misterioso segnale radio proveniente dal sistema della nana rossa Ross 128 (GJ 447), una stella che si trova nella costellazione della Vergine a soli 11 anni luce dalla Terra, troppo debole per essere osservata ad occhio nudo.
Il celebre segnale "WOW", rivelato nel lontano 1977 e da alcuni attribuito agli alieni, era probabilmente dovuto all'emissione radio di una cometa che transitava in quella zona di cielo.
Un team internazionale di ricercatori ha annunciato "un segnale forte in direzione della stella HD 164595". La rilevazione è avvenuta con il radiotelescopio RATAN-600, nelle vicinanze della città di Zelenčukskaja (Russia).
Il telescopio della NASA Kepler, durante anni di osservazioni, ha mostrato uno strano modello nella curva di luce della stella KIC 8462852, che gli astronomi non riescono ancora a spiegare.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.