Le gesta della Cassini-Huygens, i grandi traguardi ingegneristici e gli incredibili risultati scientifici raggiunti, sono stati rievocati con tantissime conferenze organizzate in giro per l'Italia in occasione del Grand Finale.

Gli amici dell'Associazione Stellaria, attiva sul territorio del ponente Ligure, hanno promosso un interessantissimo convegno il 5 ed il 6 ottobre nel teatro del casinò di Sanremo. Qui si sono alternati tantissimi ospiti illustri, scienziati che, non solo hanno lavorato alla missione e sui dati restituiti dalle sonde ma hanno vissuto le emozioni di tutti i momenti speciali che hanno segnato questa storia di esplorazione spaziale, dal lancio all'ultima immersione nell'atmosfera di Saturno.
Io li ho seguiti con grande interesse: i video del convegno sono disponibili sul canale YouTube dell'Associazione Stellaria.

Tra tutti, ho scelto di parlarvi in particolare dell'intervento di Marco Mastrogiuseppe dell'Università La Sapienza di Roma.
Come molti ricorderanno, a lui e colleghi, Giovanni Picardi, Roberto Seu e Valerio Poggiali del laboratorio radar del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, Elettronica e Telecomunicazioni (DIET), va il merito di aver ottenuto una misura storica: la profondità di un mare alieno.

I risultati, presentati al congresso dell'American Geophysical Union a San Francisco nel 2013, mostrarono che il Ligeia Mare raggiunge almeno i 160 metri.
La preziosa informazione, che ha permesso poi di calcolare il volume totale dei liquidi su Titano ed altre caratteristiche sulla loro composizione, era stata ottenuta dal radar a bordo della Cassini, in modalità altimetro, elaborando i dati ottenuti con innovativi algoritmi.
In pratica, lo strumento ha permesso di ricavare la prima batimetria di un mare extraterrestre.

Bene, non è finita qui!
Visti i grandi risultati, il team italiano, congiuntamente con il team americano, pianificarono altre osservazioni anche per il Kraken ed un Punga Mare, nonché per i laghi più piccoli.
Gli studi saranno pubblicati nei prossimi mesi ma, in base alle anticipazioni, sembra proprio che grazie ai nostri scienziati verrà segnato un nuovo record:

la prima batimetria di un lago alieno!

Cenotes, Messico - Fonte: https://en.wikipedia.org/wiki/File:Mexico_Cenotes.jpgGrazie all'ultimo fly-by attorno a Titano del 22 aprile 2017, il radar ha potuto osservare i bacini più piccoli che hanno diametri tra i 30 ed i 50 chilometri da 1000 chilometri di distanza, intercettandone 4 o 5.
Per alcuni l'analisi sta procedendo con grandi difficoltà a causa del segnale debole e delle interferenze ma altri sono probabilmente molto profondi, fino ed oltre i 100 metri. Queste strutture sono simili ai pozzi che si trovano in Messico, chiamati “sinkhole”o “cenote”, in cui le acque sotterranee hanno riempito la depressione dopo il crollo del basamento. Chissà se su Titano hanno operato meccanismi analoghi?

Dopo l'atterraggio della Huygens e 13 anni di esplorazione della Cassini, è affascinante trovare ancora tante analogie tra la Terra e la grande luna di Saturno! Non vedo l'ora di leggere i documenti finali!