Questo è l'ultimo capitolo di una missione sorprendente ma anche un nuovo inizio.
I mondi oceanici scoperti da Cassini su Titano ed Encelado hanno cambiato tutto, hanno cambiato i nostri punti di vista su dove cercare la vita oltre la Terra

ha dichiarato Thomas Zurbuchen dello Science Mission Directorate della NASA a Washington.

Camberra DSN: Cassini #GrandFinale

Crediti: @CamberraDSN

Alle 11:55:39 UTC è stato perso il segnale in banda X, alle 11:55:46 quello in banda S, aggiungendo circa 30 secondi in più del previsto sulla durata totale della missione. Difficile al momento valutarne le cause: l'atmosfera di Saturno, le grandi capacità di sopravvivenza della Cassini o quella di ascolto del Deep Space Network... Ma, al di là dei dettagli, il risultato non cambia: ieri è terminata una delle più belle missioni intraprese dall'umanità per esplorare il nostro Sistema Solare. Non nascondo che per me è stato un dispiacere tanto che ho preferito rimandare questo post di qualche ora ed immagino che anche tra il team regnino sentimenti contrastanti: un misto tra emozione, commozione, orgoglio e grande attesa per le ultime scoperte.

Il tuffo nell'atmosfera di Saturno ha chiuso la serie delle 22 orbite del Granf Finale che hanno condotto la sonda a sfiorare le nuvole superiori del pianeta come mai era stato fatto prima.
La Cassini ha portato ha termine il suo lavoro fino in fondo: secondo le prime dichiarazioni tutti i dati rilevati dagli otto strumenti scientifici sono stati trasmessi a Terra. Sembra che l'ultimo pacchetto ricevuto riguardi il magnetometro e contenga quindi informazioni preziose per gli scienziati che ancora stanno cercando di far chiarezza sulla durata del giorno saturniano. Ma dovranno passare diversi mesi prima di conoscere qualche risultato.

Cassini Narrow Angle Camera 21 ottobre 2002

Questa è la prima vista di Saturno e Titano catturati dalla Narrow Angle Camera della Cassini il 21 ottobre 2002 durante un test ingegneristico sul sistema di imagin, mentre la sonda viaggiava verso la sua destinazione.
Cassini si trovava a 285 milioni di chilometri dal pianeta.
Crediti: NASA / JPL / SSI

Il catalogo delle immagini inviate a Terra dalla Cassini termina con la foto pubblicata in apertura in questo post, ripresa nel visibile (filtri CL1 CL2) dalla Wide Angle Camera il 14 settembre alle 19:59 UTC. La sonda guardava verso il lato buio del pianeta, illuminato dalla luce riflessa dagli anelli. Qui sotto l'ultima vista a colori di Saturno, ottenuta sovrapponendo i filtri rosso, verde e blu.

L'ultima vista a colori di Saturno ripresa dalla Cassini. #GrandFinale

Crediti: NASA / JPL-Caltech / SSI

Una ricostruzione approssimativa mostra il punto di ingresso in atmosfera, a 9,4 gradi latitudine nord e 53 gradi di longitudine ovest, ottenuta dalle immagini su una lunghezza d'onda di 5 micron dello spettrometro a bordo della Cassini.
In questo tipo di ripresa lo strumento stava osservando il calore proveniente dall'interno del pianeta sul lato non illuminato, quasi in contemporanea con l'ultimo scatto della Wide Angle Camera.

Cassini #GrandFinale punto di infresso in atmosfera

Crediti: NASA / JPL-Caltech / SSI

"È un dolce ma affascinante addio ad una missione che lascia un'incredibile ricchezza di scoperte che hanno cambiato la nostra visione di Saturno e del nostro Sistema Solare e continueranno a plasmare le future missioni e ricerche", ha dichiarato Michael Watkins, direttore della NASA Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, California, che gestisce la missione Cassini per la NASA ed ha anche progettato, sviluppato e assemblato il veicolo spaziale.

Da ieri, gli atomi della Cassini fanno parte di Saturno:
"Le cose non saranno mai più le stesse per noi del team ora che la sonda non è più in volo", ha detto Linda Spilker, scienziato di punta del progetto,

"ma siamo consapevoli che ogni volta che guarderemo Saturno nel cielo notturno ci sarà anche una parte di Cassini".

Encelado dietro a Saturno ripreso dalla Cassini il 13 settembre 2017

Encelado dietro a Saturno ripreso dalla Cassini il 13 settembre 2017
Crediti: NASA / JPL-Caltech / SSI