Il Sistema Solare fluttua all'interno di una regione di plasma a bassa densità e ad alta temperatura, di circa 1.000 anni luce di diametro, circondata da un guscio di gas neutro e polvere più densi e più freddi. Gli scienziati si sono chiesti a lungo cosa l'avesse creata.
Finora si pensava che tutte le stelle al di sopra di una decina di masse solari finissero per diventare supernove ma un nuovo studio suggerisce che potrebbe non essere sempre così.
Nuovi studi mostrano che la prova originale di un'accelerazione cosmologica, basata sulle supernove, potrebbe essere un abbaglio...
Due nuovi articoli pubblicati sulla rivista Nature, dimostrano che la Terra si trovò immersa nelle energie di due supernove, esplose rispettivamente tra 1,7 e 3,2 milioni di anni fa e tra 6,5 e 8,7 milioni di anni fa.
Poco dopo l'inizio delle osservazioni scientifiche, il satellite astrometrico europeo rilevò un enorme numero di stelle che cambiavano luminosità, una mole impossibile da gestire. Adesso si è riusciti a venirne a capo... e si sono appena scoperte 2 supernove!
Nuovi modelli al calcolatore mostrano come la prima generazione stelle di grandissima massa possano essere esplose come "ipernove" senza lasciare dietro di sé alcun residuo collassato.
L'energia oscura (dark energy), la misteriosa sostanza che causerebbe l'espansione dell'Universo, esiste davvero. Queste le affermazioni di un team di astronomi dell'Università di Portsmouth e dell'LMU University di Monaco di Baviera.
Dopo due anni di studi condotti da Tommaso Giannantonio e Robert Crittenden, gli scienziati hanno cocluso che la probabilità della sua esistenza si attesta intorno al 99.996 %.
I loro risultati sono stati pubblicati sulla rivista Royal Astronomical Society (arxiv.org/abs/1209.2125).