Oggi è stata una giornata davvero emozionante per l'esplorazione spaziale, la capsula Orion ha eseguito magnificamente il suo primo volo di test, la sonda Dawn ha scattato la prima foto di Cerere, New Horizons si sta preparando per l'ultimo risveglio, e mi dispiace chiuderla così... ma l'ESA ha annunciato che dal 28 novembre sono stati persi i contatti con Venus Express.
Domani, 29 dicembre, la sonda dell'ESA Mars Express effettuerà un sorvolo molto ravvicinato su Phobos, sfiorando la superficie della più grande luna di Marte da una quota di soli 45 chilometri.
Il flyby sarà talmente vicino che Mars Express non riuscirà a prendere immagini ma potrà studiare nel dettaglio il campo gravitazionale del satellite e quindi la sua struttura interna.
E' sicuramente affascinante osservare Marte dall'orbita con le immagini inviate dalle sonde della NASA MRO (Mars Reconnaissance Orbiter) e dell'ESA Mars Express ma in realtà gli orbiter hanno a disposizione strumenti che permettono di vedere ben oltre la superficie marziana.
La sonda dell'ESA Mars Express, in orbita intorno a Marte, il 15 gennaio scorso, ha ripreso le immagini di uno dei deserti marziani, pochi gradi a sud dell'equatore, una regione senza nome poco più a nord di un antico alveo conosciuto come Tagus Valles e ad est di Tinto Valles e del cratere Palos.
Potenti esplosioni sotterranee, che hanno coinvolto grandi quantità di ghiaccio, devono aver caratterizzato la formazione dei due crateri in un altopiano nella regione di Thaumasia Planum, a sud della Valles Marineris, il più grande canyon del nostro Sistema Solare, osservati dalla sonda europea Mars Express il 4 gennaio scorso
Habemus Papam!
In effetti, una fumata bianca c'è ma su Marte e non riguarda certo i recenti eventi istituzionali.
Alcuni forse le ricordano mentre altri le avranno dimenticate ed altri non le avranno ancora viste, sto parlando delle immagini scattare a luglio 2009 dalla camera VMC (Visual Monitoring Camera) a bordo della sonda ESA Mars Express, in orbita intorno a Marte dal 2003.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.