Da quando è stato lanciato il 22 settembre 2006, il satellite Hinode della Japan Aerospace Exploration Agency (JAXA) e della NASA ha osservato costantemente il Sole, fornendo informazioni preziose.
Combinando le osservazioni ad alta risoluzione del satellite HINODE della JAXA, quelle della missione IRIS (Interface Region Imaging Spectrograph) della NASA ed una simulazione numerica con il supercomputer ATERUI del National Astronomical Observatory of Japan (NAOJ), i team di ricerca, guidati da Joten Okamoto della Nagoya University e da Patrick Antolin del National Astronomical Observatory del Giappone, sono riusciti a catturare le prime osservazioni dirette dell'assorbimento risonante, un processo da tempo ritenuto responsabile del riscaldamento coronale.
Questa immagine spettacolare, catturata il 5 giugno 2012, mostra il transito di Venere davanti al Sole dal punto di vista di Hinode.
Hinode è una missione congiunta JAXA / NASA che studia nostra stella, con particolare attenzione per il magnetismo solare.
Il campo magnetico del Sole, generato dal movimento del plasma della sua zona convettiva, determina il comportamento della nostra stella ed è all'origine dei diversi fenomeni che osserviamo, come le macchie solari, i brillamenti e le variazioni dell'intensità del vento solare, che prendono complessivamente il nome di "attività solare" e variano di intensità nell'arco del ciclo undecennale, durante il quale il campo magnetico inverte il proprio verso.
Vi ricordate di AR2192? Era un'enorme macchia solare emersa dal bordo orientale del Sole il 16 ottobre scorso. Con il ruotare del Sole, si era posizionata proprio di fronte alla Terra, per scomparire sul lato opposto il 30 ottobre.
Era talmente grande (66 volte la dimensione della Terra) da poter essere osservata ad occhio nudo, la più estesa degli ultimi 24 anni.
Circa ogni 11 anni, il Sole inverte completamente il suo campo magnetico, il polo nord magnetico passa a sud e viceversa.
L'inversione avviene in corrispondenza del massimo dell'attività solare e, la prossima, era stata prevista intorno a maggio 2013.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.