Alla fine del 2019, la stella Betelgeuse si è attenuata di circa il 60%. È difficile stabilire cosa abbia innescato l'oscuramento ma una nuova ricerca suggerisce che il responsabile potrebbe essere stato un compagno errante.
Analizzando i dati del telescopio spaziale Hubble e di molti altri osservatori, gli astronomi hanno concluso che la stella supergigante rossa Betelgeuse ha perso una porzione sostanziale della sua superficie visibile nel 2019 e ora, sta tornando alla normalità.
"Questa è una svolta nella nostra comprensione di ciò che fanno le stelle massicce pochi istanti prima di morire", ha affermato Wynn Jacobson-Galán, ricercatore della National Science Foundation presso l'Università della California a Berkeley
Lo studio, condotto dalla Dr. Meridith Joyce dell'Australian National University (ANU), suggerisce che Betelgeuse sia più piccola e più vicina alla Terra di quanto si pensasse e che potrebbero trascorrere ancora 100.000 anni prima di vederla esplodere in supernova.
Le stime di magnitudine negativa per la cometa Atlas sono state ridimensionate mentre Betelgeuse ha accelerato la sua risalita ed è ormai quasi tornata alla sua luminosità abituale.
La stella variabile si avvia ormai verso la normalità, avendo già recuperato il 40% della luminosità persa in 4 mesi, a partire da Ottobre 2019.