Un nuovo studio ha analizzato a fondo le osservazioni del 2015 e 2017 fatte da Ligo e Virgo, rivelando la presenza di 4 ulteriori eventi "merging" di buchi neri il cui numero totale sale a 10.
Ecco quello che ha visto il telescopio spaziale nei giorni successivi alla fusione di due stelle di neutroni.
Lo storico annuncio di ieri ha segnato l'alba di una nuova era per l'astronomia, ora non più basata solo sulle onde elettromagnetiche (e in minima parte su raggi cosmici e neutrini).
Pochi giorni fa è entrato in funzione sulla ISS un nuovo telescopio a raggi X per studiare le stelle di neutroni con un dettaglio mai raggiunto prima, usandole anche come una sorta di GPS cosmico. Vediamo come funziona...
Pochi giorni fa il rivoluzionario strumento NICER, installato sulla ISS, ha iniziato le sue osservazioni scientifiche di precisione, rivolte a capire meglio la struttura interna delle stelle di neutroni.
Nel 2013, gli astronomi avevano annunciato la scoperta di un magnetar, ossia di una stella di neutroni con un campo magnetico eccezionalmente potente (circa 100 mila miliardi di volte quello terrestre), a soli 0,3 anni luce dal buco nero supermassiccio al centro della Via Lattea. Ad oggi, è la stella di neutroni più vicina ad un buco nero che si conosca ed è probabile che finisca nella sua morsa gravitazionale.
Utilizzando il radiotelescopio di Arecibo a Puerto Rico, gli scienziati hanno ascoltato una raffica di lampi radio veloci, durata una frazione di secondo, proveniente dallo spazio profondo.
La scoperta, che è stata pubblicata il 10 luglio sulla rivista Astrophysical Journal, segna la prima volta in cui un "Fast Radio Burst" (FRB) è stato registrato con uno strumento diverso dal radiotelescopio di Parkes in Australia.
Se i nostri occhi vedessero le emissioni radio, allora il cielo notturno apparirebbe pieno di lampi provenienti da galassie lontane.
Un team internazionale di scienziati, utilizzando il telescopio da 64 metri CSIRO Parkes in Australia, ha individuato quattro esplosioni misteriose che hanno generato potenti e rapide onde radio (fast radio bursts FRB) da miliardi di anni luce di distanza, oltre la nostra galassia.