La nostra galassia potrebbe brulicare di "pianeti canaglia", ossia di mondi solitari senza stella ospite e compagni. Ma da dove provengono? Sono oggetti espulsi dai sistemi planetari o hanno un'origine stellare come le nane brune? Ora, un nuovo studio, basato sui dati del Wide-field Infrared Survey Explorer (WISE) del 2010 e quelli del Two Micron All Sky Survey (2MASS) di dieci anni prima, fornisce nuovi indizi su questo mistero cosmico.
Utilizzando i dati raccolti dal telescopio spaziale Hubble e tecniche innovative, gli astronomi sono stati in grado di analizzare l'atmosfera della super-Terra 55 Cancri e. I risultati, che verranno pubblicati sulla rivista Astrophysical Journal, indicano che è costituita in prevalenza di idrogeno ed elio, senza alcuna traccia di vapore acqueo.
Situata a 1530 anni luce dalla Terra nella costellazione del Cigno, Kepler-36 è una stella simile al nostro Sole (un po' più calda e più vecchia di un paio di miliardi di anni), già nota per ospitare almeno due pianeti extrasolari: la super-Terra Kepler-36b e il niminettuno Kepler-36c. La peculiarità di questo sistema planetario è che i due mondi hanno orbite molto vicine. Ora, un nuovo studio ha cercato di determinare le loro condizioni fisiche per comprenderne il processo evolutivo.
Individuato nel 2014, il pianeta extrasolare di massa gioviana 2MASS J2126 era ritenuto un orfano fino a poco tempo fa, un cosiddetto "pianeta canaglia", cioè un mondo vagabondo ed errante. Ma ora, un gruppo di astronomi ha scoperto che dopotutto non è solo anche se la sua stella madre, TYC 9486-927-1, si trova a ben un trilione di chilometri di distanza.
Un dato sconcertante è emerso dalla ricerca guidata da Alexandre Santerne dell'Instituto de Astrofísica e Ciências do Espaço (IA): oltre la metà dei pianeti extrasolari giganti individuati dal telescopio della NASA Kepler sarebbero in realtà stelle.
Gli astronomi del Massachusetts of Technology (MIT) hanno scoperto un nuovo pianeta extrasolare delle dimensioni della Terra, troppo caldo per sostenere la vita come la conosciamo ma abbastanza fresco per avere una spessa atmosfera.
Sta nascendo un nuovo pianeta nel sistema LkCa 15, una giovane stella situata a 450 anni luce dalla Terra nella costellazione del Toro.
I ricercatori dell'Università di Warwick hanno scoperto che sul pianeta extrasolare HD 189733b i venti soffiano ad oltre 2 chilometri al secondo, muovendosi dal lato diurno a quello notturno del pianeta.
Un incredibile poster raffigura oltre 500 esopianeti (su oltre 2000 noti fino ad oggi) in funzione della loro temperatura e densità.
Recenti osservazioni del telescopio della NASA Kepler, hanno confermato la potenza distruttrice delle nane bianche, stelle di piccole dimensioni con una grande massa. A farne le spese, un piccolo oggetto roccioso letteralmente cannibalizzato.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.