In vista del volo inaugurale di domenica notte, fervono i test e le pale dei rotori si stanno già muovendo.
Il rover della NASA ha utilizzato la fotocamera WATSON (Wide Angle Topographic Sensor for Operations and eNgineering) per scattare il primo selfie marziano.
La testa della "mast" di Perseverance con i vari strumenti montati su di essa, ritratta dalla fotocamera Sherloc/Watson montata sul braccio robotico.
Il Mars Environmental Dynamics Analyzer (MEDA) a bordo di Perseverance si è acceso la prima volta per 30 minuti il 19 febbraio, inviando i primi dati a Terra.
Dopo aver viaggiato dalla Terra verso Marte per 203 giorni e 472 milioni di chilometri ed aver trascorso più di 40 sol marziani attaccato alla pancia di Perseverance, il piccolo drone Ingenuity ora è solo sulla superficie del Pianeta Rosso ed ha superato la prima gelida notte.
Ecco il drone Ingenuity posto sul lato meridionale del suo "airfield", pronto a sollevarsi per il suo primo volo previsto domenica prossima.
Stamane sono finalmente apparse le prime immagini che testimoniano l'avvenuta deposizione del drone Ingenuity sulla superficie del cratere Jezero.
Lenta ma emozionante, prosegue l'apertura del drone-elicottero che negli ultimo 3 giorni ha allungato due delle quattro zampe e si è orientato verticalmente.
Trovarsi da soli, sulla superficie di Marte, guardare l'orizzonte ed ascoltare il vento… momenti che, finora, solo i rover come Perseverance possono raccontare.
Questo panorama basato su due immagini NavCam riprese da perseverance l'altro ieri nel primo pomeriggio locale.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.