Dopo una settimana di silenzio e a una settimana dell'interruzione di Ottobre, una nuova "doppietta" di onde gravitazionali ci ha investiti tra ieri e oggi, a distanza di 11,5 ore una dall'altra.
Nelle prime ore di oggi è giunta una nuova onda gravitazionale, ancora una fusione tra buco nero e stella di neutroni come quello del 14 Agosto. E' il ventisettesimo segnale da quando è partito l'attuale ciclo di osservazioni e conclude in bellezza una settimana particolarmente buona in termini di copertura. (Aggiornamento)
Nel 2019 il gruppo europeo "Gravity collaboration" ha stabilito la nostra distanza dal buco nero al centro della Via Lattea con una precisione senza precedenti.
Ieri sera, alle 23:10:39 ora italiana, le tre antenne Ligo+Virgo hanno rilevato il passaggio dell'onda gravitazionale più significativa nell'attuale ciclo osservativo, la prima sicuramente prodotta dalla fusione di oggetti di massa intermedia (forse un buco nero e una stella di neutroni).
Ieri è stato osservato un nuovo possibile merging tra due stelle di neutroni, sarebbe il terzo caso dopo quello (possibile) del 26 Aprile scorso e quello (conclamato) del 2017.
Il celebre buco nero in M87, osservato dalla rete radiointerferometrica di EHT e qui riprocessato per evidenziare le regioni esterne più deboli (in negativo); se si potesse vedere direttamente, il buco nero vero e proprio coinciderebbe con il debole chiarore bluastro al centro.
Il titolo criptico fa riferimento a un nuovo evento di fusione tra buchi neri osservato da Ligo/Virgo due giorni fa.
Mentre il lento lavoro per produrre "l'immagine del secolo" procede, sono stati pubblicati gli incoraggianti risultati delle osservazioni condotte nel 2013 con sole 4 antenne.
Questi rack contengono gli hard disk zeppi di informazioni relative all'osservazione di due buchi neri effettuata lo scorso Aprile.