Nel 2021, Roscosmos e la China National Space Administration (CNSA) hanno dichiarato di voler collaborare per la costruzione di una base condivisa al polo sud della Luna, denominata International Lunar Research Station (ILRS), pronta ad ospitare "tutti i paesi interessati e partner internazionali". Nel 2022, è stato presentato il nuovo programma di cooperazione spaziale tra le due potenze, per il 2023-2027. Il 5 marzo 2024, Roscosmos ha annunciato che, entro il 2035, costruirà un reattore nucleare insieme alla CNSA in grado, teoricamente, di alimentare l’ILRS.
"Oggi stiamo seriamente prendendo in considerazione un progetto, a cavallo tra il 2033 e il 2035, per consegnare e installare un'unità di potenza sulla superficie lunare insieme ai nostri colleghi cinesi", ha detto il direttore generale di Roscosmos Yury Borisov all'agenzia di stampa TASS. Borisov ha aggiunto che l'impegnativo lavoro di costruzione sarà probabilmente portato avanti "senza la presenza umana" e che le soluzioni tecnologiche necessarie per portarlo a termine sono "quasi pronte".
Secondo la Reuters, Roscosmos sta anche cercando di utilizzare enormi razzi a propulsione nucleare per trasferire il carico sulla Luna per costruire l'avamposto ma i vettori non sono ancora sicuri.
D'altra parte anche la NASA ha un programma chiamato Fission Surface Power Project per sviluppare un piccolo reattore a fissione nucleare per produrre energia sulla Luna. Dovrebbe trattarsi di un reattore da 40 kilowatt che utilizzi uranio a basso arricchimento e che pesi non più di 6.000 chilogrammi e dovrebbe essere pronto all'inizio degli anni '30.
Al momento, invece, non è chiaro quali dimensioni o forma assumerà il reattore congiunto russo-cinese.
Esperienze lunari
Sarà interessante seguire l'evoluzione di questa collaborazione, soprattutto perché i due paesi sembrano al momento a livelli diversi nell'esplorazione lunare.
L’anno scorso, la prima missione lunare russa in 47 anni si è conclusa con un disastro quando il lander Luna-25 si è schiantato sulla superficie selenica, lasciando un cratere largo 10 metri.
La Cina, invece, è presente sulla Luna dal 2013 con la missione Chang’e 3, seguita Chang'e 4 e Chang'e 5, avvenute rispettivamente nel 2019 e nel 2020. Chang'e 5 ha anche riportato con successo campioni lunari sulla Terra, un’impresa che la CNSA tenterà di ripetere entro la fine dell’anno.