Scritto: Sabato, 08 Dicembre 2018 06:01 Ultima modifica: Domenica, 19 Aprile 2020 07:24

La Cina pronta a conquistare il lato lontano della Luna: partita la missione Chang'e-4


Alle 18:23 UTC del 7 dicembre 2018, il Long March 3B è decollato dal Xichang Satellite Launch Center per lanciare il lander ed il rover della missione Chang'e-4 verso la Luna.
Nessuna trasmissione ufficiale in diretta è stata trasmessa dai media cinesi ma il lancio è stato seguito dalla Yunnan Amateur Astronomers Association che è riuscita a catturare un fantastico reportage notturno.

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Dopo essere entrata con successo in un'orbita di trasferimento con circa 200 chilometri al perigeo e 420,000 chilometri all'apogeo, la sonda ha azionato i motori per la prima volta per puntare verso la Luna.
Secondo Quanzhi Ye, ricercatore alla Caltech, ci saranno altre manovre oggi, domani ed il 10 dicembre e l'inserimento in orbita lunare è previsto alle 15:00 UTC dell'11 dicembre. Dopodichè bisognerà aspettare circa 26 giorni per assistere al primo atterraggio morbido sul lato nascosto del nostro satellite.

chage4launch

Crediti: Yunnan Amateur Astronomer's Association

La Cina potrà comunicare con il suo lander e rover di superficie grazie a Queqiao, il satellite "communication relay" lanciato lo scorso 20 maggio.
Queqiao lavora in un'orbita attorno al secondo punto Lagrange Terra-Luna (L2) a più di 60.000 chilometri dalla superficie lunare (e a quasi il doppio della distanza da cui lavorano i satelliti per le comunicazioni terrestri in orbita geosincrona). Da qui, Queqiao avrà una vista diretta sia del lato nascosto della Luna che della Terra.
"Il satellite è il primo satellite di comunicazione al mondo che opera in quell'orbita", aveva dichiarato orgoglioso Zhang Hongtai, presidente della China Academy of Space Technology (CAST), all'agenzia di stampa Xinhua.
Queqiao utilizzerà un'antenna parabolica di 4,2 metri per comunicare con il lander ed il rover sulla superficie lunare in banda X e con la Terra in banda S.
Dopo il decollo aveva rilasciato due microsatelliti: il primo dichiarato perso subito dopo il lancio; il secondo, Longjiang-2, sta invece orbitando attorno alla Luna inviando immagini del nostro satellite.

Lander e rover Chang'e 4 sono simili a quelli della missione Chang'e 3 che nel 2013 atterrò nella Baia degli Arcobaleni.
La China's National Space Administration (CNSA) ha indetto una gara nelle scuole per trovare un nome al rover che, probabilmente, verrà ufficializzato dopo l'atterraggio.
La missione utilizzerà versioni migliorate degli strumenti di Chang'e 3, condurrà esperimenti di radioastronomia a bassa frequenza e monitorerà i raggi cosmici.
A bordo, sarà condotto anche un esperimento biologico, contenuto in un cilindro alto 18 centimetri, dove semi di patate e uova di baco da seta saranno utilizzati per studiare lo sviluppo di organismi vegetali e animali in un mini-ecosistema sul suolo lunare. Le patate producono ossigeno, mentre i bachi da seta anidride carbonica: "faremo vedere la crescita di piante ed insetti sulla superficie lunare a tutto il mondo", aveva dichiarato Xie Gengxin, ideatore principale che ha pensato di includere nel progetto una piccola macchina fotografica per documentare 100 giorni di esperimento come un reality show!

Chang'e 4 atterrerà nel bacino del Polo Sud-Aitken, il più antico bacino da impatto della Luna: si ritiene che l'obiettivo primario sia il cratere Von Kármán. Probabilmente l'allunaggio coinciderà con l'alba lunare in questa zona, cioè intorno al 3 gennaio. Stay tuned!

Chang'e 4 zona di atterraggio

Probabile zona di atterraggio.
Crediti: NASA / LRO / Huang Jun

 

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Elisabetta Bonora

Nella vita lavorativa mi occupo di web, marketing e comunicazione, digital marketing. Nel tempo libero sono un'incontenibile space enthusiast e mamma di Sofia Vega.
Mi occupo di divulgazione scientifica, attraverso questo web, collaborazioni con riviste del settore e l'image processing delle foto provenienti dalle missioni robotiche. Appassionata di astronomia, spazio, fisica e tecnologia, affascinata fin da bambina dal passato e dal futuro. Nel 2019 è uscito il mio primo libro "Con la Cassini-Huygens nel sistema di Saturno" (segui su LinkedIn le mie attività professionali).
Amo le missioni robotiche inviate nel nostro Sistema Solare "per esplorare nuovi mondi, alla ricerca di nuove forme di vita, per arrivare là dove nessuno è mai giunto prima!" ...Ovviamente, è chiaro, sono una fan di Star Trek!

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