Un recente studio, guidato dalla Binghamton University, sostiene che la maggior parte dell'acqua che un tempo scorreva su Marte, formando fiumi e mari, oggi è in parte intrappolata nelle calotte polari del pianeta e in parte, potrebbe essere finita nel sottosuolo, intrappolata all'interno di minerali argillosi come la smectite.
Avevamo lasciato Opportunity ai primi di aprile, con l'ultimo report, quando a Meridiani Planum tirava aria di primavera. Uno dei periodi migliori per il rover che, oltre a godere di temperature più miti e di una illuminazione migliore, può contare sui venti marziani per togliersi di dosso un po' di polvere dai pannelli solari e migliorare la produzione di energia.