La rivoluzionaria missione scientifica della NASA per recuperare un campione da un'antica roccia spaziale si sta concretizzando sempre di più.
OSIRIS-Rex (Origins Spectral Interpretation Resource Identification Security Regolith Explorer) ha superato una pietra miliare fondamentale nel suo cammino verso il lancio ed è stata ufficialmente autorizzata alla fase successiva.
Dopo una attenta revisione, la NASA ha optato per lasciar perdere la cattura di un intero piccolo asteroide come passo intermedio sulla strada di portare gli astronauti su Marte. Invece ha deciso di concentrarsi sulla raccolta robotica di un macigno dalla superficie di un asteroide e di portarlo in prossimità della Luna in modo che possa essere analizzato dagli astronauti inviati lì a metà 2020.
Un gruppo di astronomi dell'Università di Jagellonica, a Cracovia, Polonia, ha recentemente utilizzato il WM Keck Observatory alle Hawaii per studiare una nuova classe di "asteroidi attivi", che emettono polveri un po' come le comete e da qualche tempo confondono gli scienziati.
Il team si è concentrato su uno di questi oggetti misurandone la velocità di rotazione. I dati hanno mostrato che l'asteroide deve aver ruotato così velocemente da esplodere, rilasciando una scia di polveri e frammenti dietro di sé.
Pubblicate nuove immagini che mostrano il pianeta nano con una risoluzione migliore del 30% rispetto alle precedenti.
E' passato ieri a 1,2 milioni di km dalla Terra (circa 3 volte la distanza media Terra - Luna) con una magnitudine di circa +9, sufficiente per essere osservato con un binocolo (nuvole permettendo!). Ovviamente, appassionati e professionisti non se lo sono lasciato sfuggire: prima fra tutti la rete di radiotelescopi del Deep Space Network (DSN) della NASA, a Goldstone, nel deserto del Mojave, in California.
Hayabusa 2, lanciata con successo il 3 dicembre, ha completato una sequenza di importati operazioni in orbita.
Con un lancio perfetto, come da programma, alle 04:22 UTC è iniziata la seconda missione giapponese diretta verso un asteroide: Hayabusa 2.
Il lancio è avvenuto dal Pad 1 del Launch Complex Yoshinobu presso il Tanegashima Space Center della JAXA.