I laghi sotterranei del polo sud di Marte potrebbero non essere acqua ma ghiaccio conduttivo o minerali.
Un nuovo studio ha misurato le concentrazioni di acqua nell'atmosfera di Venere, concludendo che la vita è impossibile tra le goccioline di acido solforico.
In origine la Terra doveva avere molta più acqua in superficie. Ma, secondo un nuovo studio, buona parte di essa deve essere finita nel nucleo, consentendo ai continenti di emergere.
Nonostante Marte riceva meno di un terzo della radiazione solare che arriva sulla Terra, in passato deve aver avuto un clima sufficientemente caldo tanto da favorire lo scorrere dell'acqua liquida in superficie, a causa di un meccanismo di riscaldamento sconosciuto. Un nuovo studio condotto dall'Università di Chicago cerca di fornire una possibile spiegazione.
Un nuovo studio mostra ulteriori prove a conferma di un ghiacciaio sepolto in questa regione che potrebbe rifornire d'acqua i futuri esploratori umani.
Una cosa è certa: Marte oggi è un pianeta piuttosto asciutto. Ma che fine abbia fatto tutta l'acqua che una volta scorreva abbondante nei fiumi, formava laghi e mari, gli scienziati stanno ancora cercando di scoprirlo. Ora nuovi dati dalla sonda dell'ESA Mars Express dimostrando che la sua fuga nello spazio è accelerata dalle tempeste di polvere e dalla vicinanza del pianeta al Sole.
Secondo una recente ricerca finanziata dalla NASA, l'acqua di Marte, che una volta scorreva abbondate formando fiumi, pozze, laghi e mari, sarebbe in buona misura ancora sul pianeta, intrappolata nella crosta, invece di essere andata completamente persa nello spazio.
Un team guidato dalla ricercatrice Janice Bishop, membro del NASA Astrobiology Institute (NAI) presso il SETI Institute, ha elaborato una teoria.
Un nuovo studio pubblicato su Astrophysical Journal Letters, suggerisce che un po' di acqua lunare si forma anche per merito della Terra. Questo processo potrebbe verificarsi anche su altri pianeti, i quali potrebbero rifornire d'acqua i propri satelliti.
Il terreno basaltico dell'Islanda ed il clima, tipicamente al di sotto dei 3 gradi Celsius, sembrano avere molte analogie con il cratere Gale su Marte, dove sta operando il rover della NASA Curiosity.