Scritto: Lunedì, 28 Novembre 2022 05:50 Ultima modifica: Lunedì, 28 Novembre 2022 05:52

Orion entra in orbita attorno alla Luna e batte il record di distanza stabilito dall'Apollo 13


La navicella spaziale Artemis 1 Orion della NASA è ora in orbita attorno alla Luna. Il momento cruciale si è verificato poco prima delle 22:00 UTC di venerdì 25 novembre.

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24 novembre 2022, nono giorno di volo. la navicella spaziale Orion della NASA ha catturato immagini in direzione della Luna da una telecamera montata su uno dei suoi pannelli solari.
24 novembre 2022, nono giorno di volo. la navicella spaziale Orion della NASA ha catturato immagini in direzione della Luna da una telecamera montata su uno dei suoi pannelli solari.
Crediti: NASA

La capsula ha eseguito un'accensione del motore di 88 secondi alle 21:52 UTC per entrare su un'orbita retrograda distante (DRO, distant retrograde orbit), come previsto.
"Poco prima, Orion stava viaggiando a più di 92.000 chilometri sopra la superficie lunare, segnando la distanza massima che raggiungerà dalla Luna durante la missione", ha scritto la NASA in un aggiornamento. "Dall'orbita lunare, i controllori di volo monitoreranno i sistemi chiave ed eseguiranno controlli mentre si troveranno nell'ambiente dello spazio profondo".

Orion trascorrerà poco meno di una settimana nella DRO. La capsula lascerà l'orbita lunare l'1 dicembre, quindi inizierà il ritorno verso la Terra dove arriverà l'11 dicembre, con un ammaraggio nell'Oceano Pacifico al largo della costa della California.

Il DRO porta Orion a circa 64.000 chilometri oltre la Luna nel suo punto più distante. Con una tale traiettoria, la capsula stabilisce un nuovo record, allontanandosi dalla Terra più di qualsiasi precedente veicolo per il volo spaziale umano.


Più lontano di qualsiasi veicolo per il volo spaziale umano

L'Orion, per ora senza equipaggio, ha battuto la distanza record  raggiunta dal modulo di comando dell'Apollo 13 "Odyssey" di 400.171 chilometri dalla Terra alle 13:40 GMT di sabato 26 novembre.
Apollo 13 aveva precedentemente stabilito il record il 15 aprile 1970, alle 00:21 GMT ma non era destinata a viaggiare così lontano. La sfortunata navicella girò intorno alla Luna invece di allunare dopo che un serbatoio di ossigeno nel modulo di servizio del veicolo spaziale si guastò nello spazio profondo. La navicella raggiunse la distanza che raggiunse solo perché c'era un'emergenza e la necessità di utilizzare la gravità della Luna per farla tornare sulla Terra nel modo più rapido e sicuro possibile.

"Allora non ci avevamo pensato. Eravamo così impegnati a testa bassa che non abbiamo avuto il tempo di pensarci", ha detto su Twitter Spaces Gerry Griffin, ex direttore di volo al controllo missione durante la missione Apollo 13. "In effetti, fino a circa un anno fa, non avevo idea che fossimo andati il più lontano possibile dalla Terra con l'Apollo 13. Pensavo che lo avessimo fatto in qualche altra missione".

D'altra parte, però, il profilo di volo dell'Artemis 1 non è stato progettato specificamente per battere il record dell'Apollo 13. Lo ha fatto solo perché la NASA ha inviato la capsula in un'orbita retrograda distante dalla Luna.
"Artemis 1 è stato progettato per stressare i sistemi di Orion e abbiamo optato per la lontana orbita retrograda come un ottimo modo per farlo", ha affermato Jim Geffre, responsabile dell'integrazione del veicolo spaziale Orion della NASA. "È successo così che con quell'orbita davvero ampia, ad alta quota sopra la Luna, siamo stati in grado di superare il record dell'Apollo 13".

Orion raggiungerà oggi, lunedì 28 novembre, una distanza massima dalla Terra di 432.194 chilometri alle 21:06 GMT.

Sebbene Orion non abbia un equipaggio, sta trasportando dei manichini che aiuteranno a misurare l'esposizione alle radiazioni e le sollecitazioni che un membro dell'equipaggio subirebbe durante un volo sulla Luna e ritorno. Uno di questi, l'unico esemplare a corpo intero, è stato chiamato "Comandante Moonikin Campos" in onore del defunto Arturo Campos, che durante la missione Apollo 13 scrisse le procedure di emergenza per trasferire l'energia dal modulo lunare al modulo di comando, consentendo a Odyssey di avere abbastanza elettricità per raggiungere un ammaraggio sicuro.

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Letto: 926 volta/e Ultima modifica Lunedì, 28 Novembre 2022 05:52

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Elisabetta Bonora

Nella vita lavorativa mi occupo di web, marketing e comunicazione, digital marketing. Nel tempo libero sono un'incontenibile space enthusiast e mamma di Sofia Vega.
Mi occupo di divulgazione scientifica, attraverso questo web, collaborazioni con riviste del settore e l'image processing delle foto provenienti dalle missioni robotiche. Appassionata di astronomia, spazio, fisica e tecnologia, affascinata fin da bambina dal passato e dal futuro. Nel 2019 è uscito il mio primo libro "Con la Cassini-Huygens nel sistema di Saturno" (segui su LinkedIn le mie attività professionali).
Amo le missioni robotiche inviate nel nostro Sistema Solare "per esplorare nuovi mondi, alla ricerca di nuove forme di vita, per arrivare là dove nessuno è mai giunto prima!" ...Ovviamente, è chiaro, sono una fan di Star Trek!

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