I meteorologi della US Space Force Space Launch Delta 45 continuano a prevedere una probabilità del 70% di condizioni meteorologiche favorevoli per il lancio di Artemis I il 29 agosto. La principale preoccupazione meteorologica, per la finestra di lancio di due ore, rimane la pioggia sparsa. Le linee guida meteorologiche per il test di volo Artemis I della NASA identificano le condizioni per il lancio del sistema di lancio spaziale dell'agenzia e della navicella spaziale Orion. L'apertura della finestra di lancio per Artemis 1 avverrà alle 8:33 locali di lunedì (le 12:33 UTC). Se il 29 non fosse possibile lanciare vi sono finestre di lancio alternative per il 2 e 5 settembre. Se la missione non sarà decollata entro il 6 settembre, Artemis 1 dovrà affrontare un ritardo di settimane per consentire al razzo di tornare all'edificio di assemblaggio del veicolo (VAB) per la manutenzione.
Al Launch Pad 39B, gli ingegneri hanno chiuso venerdì il portello del sistema di aborto del lancio e hanno ritratto il braccio di accesso dell'equipaggio. L'inizio del conto alla rovescia per il lancio è avvenuto regolarmente alle 10:23 locali del 27 agosto (le 14:23 UTC, le 16:23 italiane). Si è trattato di un momento storico che non avveniva dal dicembre 1972, quando, per l'ultima volta, un razzo Saturno 5 per la missione Apollo 17, si trovava sulla rampa adiacente, la 39A, pronto a spiccare il salto per la Luna con a bordo gli ultimi tre astronauti del programma lunare.
Ora vediamo le principali attività che si terranno, durante il conto alla rovescia, fino ad arrivare al momento fatidico del lancio.
Fra L-46 ore e L-32 ore verranno attivate le postazioni della sala di lancio 'Rocco A. Petrone' (in omaggio al mitico Direttore italo-americano del Programma Apollo) e le squadre dei tecnici e controllori prenderanno i loro posti iniziando a monitorare gli eventi. Per questa missione il Direttore di Volo è Rick LaBrode al centro controllo di Houston mentre il Direttore di Lancio al KSC è Charlie Blackwell-Thompson, prima donna a ricoprire questo ruolo. Quindi verranno attivati, nell'ordine, il veicolo spaziale Orion, lo stadio superiore ICPS e lo stadio principale. Infine verranno eseguiti i preparativi finali per i motori RS-25 del primo stadio.
Da L-32 ore verranno pressurizzati i COPV (Composite Overwrapped Pressure Vessel) dello stadio centrale, caricate le batterie di Orion e dello stadio centrale fino al 100%. Infine lo stadio superiore ICPS verrà attivato per il lancio.
Da L-15 ore tutto il personale non essenziale lascerà il pad 39B. A L-11 ore verrà attivato il GLS (Ground Launch Sequencer).
Nell'immagine, tratta dal webcast di Nasaspaceflight del 27 agosto 2022, il conto alla rovescia appena partito per Artemis 1. Credito: NSF
Da L-9 si avrà una pausa programmata nel conto alla rovescia, durante la quale il team di lancio eseguirà delle riunioni sul meteo e sulle operazioni di rifornimento del razzo. Al termine di queste riunioni (L-8 ore e 40 minuti) il Direttore di Lancio deciderà se procedere o meno con il rifornimento di SLS (quello che viene definito 'go' – 'no go'). Se l'esito sarà positivo inizierà il carico dei propellenti a L-8 ore. Prima l'ossigeno liquido e poi l'idrogeno liquido dello stadio principale. Da L-5 ore inizierà il rifornimento dello stadio superiore ICPS. Da L-3 ore verranno verificati le telemetrie dello stadio centrale e di quello superiore ICPS ed eseguiti controlli su possibili perdite di propellente. A L-50 minuti si terrà l'ultima riunione del NASA Test Director. A L-40 minuti partirà una pausa programmata di 30 minuti. A L-15 minuti il direttore di lancio farà la chiamata finale ad ogni responsabile per il 'go' al lancio.
Da T-10 minuti avverranno una lunga serie di frenetiche attività che comprendono la fase finale del conto alla rovescia, Orion passerà all'energia interna, le unità ausiliarie di potenza verranno attivate su sullo stadio centrale, l'ICPS passerà alle batterie interne. A T-33 secondi il GLS darà il comando per la sequenza automatica di lancio. A T-12 secondi si accenderanno delle scintille sotto ai motori che servono a bruciare l'idrogeno in eccesso. A T-10 secondi il GLS invierà il comando di accensione dei motori dello stadio centrale. A T-6,36 secondi inizierà l'accensione dei quattro motori principali RS-25.
A T-0 si accenderanno i due booster laterali, si sganceranno le tubazioni ed i cavi ombelicali che collegano il razzo alla rampa ed avverrà il decollo.
"Il veicolo è in ottime condizioni ed è partito sabato mattina il conto alla rovescia per il lancio," ha affermato Cliff Lanham, direttore del flusso Artemis 1 della NASA presso il Kennedy Space Center. "I booster sono pronti per il conto alla rovescia al lancio," ha proseguito Lanham. “Lo stadio principale e l'ICPS (stadio superiore) è pronto. Quindi il veicolo, nel suo insieme, è pronto. "Su Orion, abbiamo passato buona parte della giornata di ieri a fare alcune ispezioni interne, finire il simulatore a zero gravità e installarlo," ha detto Lanham giovedì. L'indicatore di gravità zero sulla capsula Orion è un peluche di Snoopy che indossa una tuta spaziale arancione, una scelta che onora la storia dell'iconico personaggio come mascotte per i programmi di volo spaziale umano della NASA risalenti agli anni '60. Tre manichini sono stati precedentemente caricati nella capsula dell'equipaggio di Orion per il giro intorno alla Luna che effettuerà Artemis 1. Raccoglieranno dati su vibrazioni, accelerazioni e radiazioni ambientali durante il volo di prova.
Nell'illustrazione artistica la capsula Orion ed il Modulo di Servizio Europeo mentre sorvolano la Luna. Credito: NASA
Infatti la navicella spaziale Orion in cima al razzo lunare SLS non sta trasportando un equipaggio su Artemis 1. Ma il gigantesco lanciatore e la capsula Orion sono progettati per far volare gli astronauti nella prossima missione, nota come Artemis 2, prevista per il lancio in un viaggio intorno alla Luna nel 2024. I futuri voli Artemis incorporeranno un lander lunare derivato dalla Spaceship di SpaceX per traghettare gli equipaggi da e verso la superficie lunare. Il ritorno sulla superficie lunare è attualmente previsto per il 2025, anche se questa data, considerando le varie parti del programma in fase di sviluppo, potrebbe slittare di uno o due anni.
Il programma Artemis è il primo tentativo della NASA di riportare gli esseri umani sulla Luna dall'ultimo volo lunare del programma Apollo 50 anni fa. Dodici uomini hanno camminato sulla Luna nel corso del programma Apollo che si è svolto dal 1969 al 1972. Nella mitologia greca, Artemide è la sorella gemella di Apollo. È un nome appropriato perché la NASA afferma che il programma Artemis porterà la prima donna e la prima persona di colore sulla Luna.
Il veicolo spaziale Orion è composta da due parti: un modulo dell'equipaggio pressurizzato e una cabina di pilotaggio costruiti da Lockheed Martin e un modulo di servizio (European Service Module – ESM) costruito da Airbus che fornisce potenza e propulsione al veicolo spaziale. La navicella spaziale Orion con il modulo di servizio europeo volerà più lontano dalla Terra di quanto non sia mai volato prima qualsiasi veicolo classificato per il volo umano.
Il veicolo spaziale eseguirà un sorvolo ravvicinato della Luna, utilizzando la gravità lunare per guadagnare velocità e spingersi a 70.000 km oltre il satellite, a quasi mezzo milione di km dalla Terra, più lontano di quanto qualsiasi essere umano abbia mai viaggiato, dove si inserirà in una lontana Orbita retrograda attorno alla Luna. Durante il viaggio di ritorno, Orion effettuerà un altro sorvolo ravvicinato della Luna prima di tornare sulla Terra. Il viaggio totale durerà circa 40 giorni, finendo con uno splashdown nell'Oceano Pacifico senza il modulo di servizio europeo che si separerà e brucerà in modo innocuo nell'atmosfera. Questa prima missione servirà per verificare diverse cose: la possibilità di Orion di sostenere in sicurezza un equipaggio al di fuori dell'orbita terrestre, di eseguire tutte le manovre previste e, non ultimo, di poter rientrare nell'atmosfera terrestre ad alta velocità.
La seconda missione Artemis avrà un piano di volo semplificato e più breve con solo un sorvolo della Luna ma con a bordo quattro astronauti. La terza missione Artemis vedrà infine gli astronauti arrivare sulla superficie lunare.
Nella foto il razzo SLS sulla rampa di lancio 39B del Kennedy Space Center pronto per la missione Artemis 1. Credito: NASA
Il modulo di servizio europeo è il contributo dell'ESA alla navicella spaziale Orion della NASA che invierà astronauti sulla Luna e oltre. Fornisce elettricità, acqua, ossigeno e azoto, oltre a mantenere il veicolo spaziale alla giusta temperatura e in rotta. Il modulo di servizio europeo ha 33 propulsori, 11 km di cavi elettrici, quattro propellenti e due serbatoi a pressione che lavorano tutti insieme per fornire propulsione e tutto il necessario per mantenere in vita gli astronauti lontano dalla Terra: non c'è spazio per errori.
Lo Space Launch System è invece il razzo più potente mai sviluppato dalla NASA e uno dei più grandi mai costruiti. I suoi motori e booster forniranno circa il 15% in più di spinta rispetto al razzo lunare Saturn 5 del programma Apollo, ma lo Space Launch System - nella sua configurazione attuale - è di circa 12 metri più corto del Saturn 5. Il livello di spinta SLS è inferiore al razzo lunare N1 dell'Unione Sovietica e al lanciatore Starship riutilizzabile pianificato di SpaceX. Ma l'N1 ha fallito in tutti i suoi voli di prova. Il programma Super Heavy booster e Starship di SpaceX si sta avvicinando al suo primo volo di prova orbitale, ma il razzo lunare SLS sembra essere finalmente pronto per il lancio.
Lo stadio centrale del razzo lunare SLS costruito da Boeing accenderà i suoi quattro motori Aerojet Rocketdyne RS-25 alimentati a idrogeno ed ossigeno liquidi per circa otto minuti, quindi uno stadio superiore prodotto dalla United Launch Alliance - chiamato sistema di propulsione criogenico provvisorio, o ICPS - si attiverà due volte per inviare la navicella spaziale Orion verso la Luna. La capsula Orion manovrerà in una lontana orbita retrograda attorno alla Luna per i controlli prima delle future missioni dell'equipaggio.
Supponendo che il lancio avvenga regolarmente il 29 agosto, la navicella spaziale Orion ritornerebbe sulla Terra per un'ammaraggio nell'Oceano Pacifico al largo delle coste della California il 10 ottobre.