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Problemi per SLS: si ferma il conto alla rovesciadi Artemis 1
Il primo tentativo di alimentare lo Space Launch System (SLS) non è andato a buon fine e la NASA ha dovuto bloccare il conto alla rovescia per la missione Artemis 1.
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By Elisabetta Bonora Elisabetta Bonora - Categoria principale: Speciale Missioni
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L'inconveniente si è verificato ieri durante la Wet Dress Rehearsal (WDR), la prova generale di rifornimento del veicolo, poco prima che gli equipaggi iniziassero a caricare idrogeno liquido e propellente di ossigeno liquido nel veicolo. L'agenzia ha affermato che le ventole nella piattaforma di lancio, necessarie a creare pressione positiva nelle aree chiuse per evitare l'accumulo di gas pericolosi, non stavano funzionando.
Charlie Blackwell-Thompson, direttore del lancio di Artemis della NASA, ha detto ai giornalisti che, in particolare, una ventola ha avuto un malfunzionamento quando è scattato un interruttore. I tecnici lo hanno subito esaminato ma non sono riusciti a risolvere l'anomalia, quindi i controller sono passati a una ventola ridondante. "Non è passato molto tempo, che abbiamo ricevuto la chiamata che anche quella ventola aveva riscontrato un problema", ha detto, aggiungendo che si trattava di un problema diverso. "Quindi abbiamo deciso di fermarci per risolvere".
Blackwell-Thompson ha anche detto che dovrebbero volerci dalle quattro alle cinque ore per intervenire e ciò consentirebbe, oggi stesso, un secondo tentativo di caricare propellente sul veicolo. Tuttavia, anche prima di questo inconveniente, la NASA era in ritardo con i test che prevedono di eseguire l'intera procedura di lancio fermandosi a pochi secondi dal decollo (T-10), a causa dei forti temporali del 2 aprile che hanno ritardato la tabella di marcia al Launch Complex 39B. Ma i problemi alle ventole non sembrano essere collegati ai fulmini che hanno direttamente picchiato sul complesso.
Il razzo e la navicella Orion avevano lasciato il Vehicle Assembly Building del Kennedy Space Center il 17 marzo per raggiungere Pad 39B.
Artemis 1 è la prima missione del programma Artemis.
È una missione senza equipaggio che durerà circa 4 settimane: invierà Orion lontano dalla Terra, migliaia di chilometri oltre la Luna e poi lo riporterà a casa per testare la prontezza e le capacità di volo sia di SLS che della capsula. In orbita attorno alla Luna, proverà sistemi ed eseguirà esperimenti, incluso il Matroshka AstroRad Radiation Experiment (MARE) che testerà nuove tecnologie progettate per proteggere i tessuti umani dalle pericolose radiazioni al di fuori della magnetosfera terrestre.
MARE, a cui partecipa anche il Centro Aerospaziale Tedesco DLR, utilizzerà due finte astronaute, Helga e Zohar, costruite con ossa e organi fatti di plastica equivalenti a tessuto di diverse densità. I due manichini voleranno sedute sui sedili della Orion e, tramite appositi rilevatori di radiazioni, permetteranno di conoscere la dose di radiazioni realmente percepita dal corpo umano durante un volo verso la Luna.
Zohar indosserà AstroRad, un giubbino protettivo sviluppato dalla start-up israeliana StemRad, sponsorizzata dall'Agenzia Spaziale Israeliana.
La missione trasporterà anche 10 CubeSat con diversi obiettivi scientifici e ingegneristici. Alcuni dei più interessanti includono Lunar IceCube, che cercherà il ghiaccio sulla Luna con uno spettrometro a infrarossi e NEA Scout, che dispiegherà una vela solare e navigherà verso un piccolo asteroide vicino. Un Cubesat giapponese chiamato OMOTENASHI impatterà sulla Luna con un razzo a propellente solido, mentre ArgoMoon, sviluppato dall'azienda torinese Argotec in collaborazione con l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI), manovrerà intorno allo stadio superiore SLS, scattando immagini ad alta risoluzione.
Aggiornamento 5 aprile 2022
La NASA ha terminato ieri con successo la Wet Dress Rehearsal (WDR), il test di rifornimento del veicolo. Il conto alla rovescia è terminato dopo aver caricato parzialmente ossigeno liquido nel serbatoio dello stadio centrale del sistema di lancio Questa è stata la prima volta che sono stati utilizzati nuovi sistemi presso il Kennedy Space Center Launch Complex 39B della NASA.
Dopo aver risolto un problema di limite di temperatura per l'ossigeno liquido, che ha ritardato il conto alla rovescia di diverse ore, il team ha sviluppato con successo una nuova procedura e il serbatorio è stato riempito del 50 per cento.
Questa prova consente al team di esercitarsi nel caricamento del propellente e di controllare a fondo i sistemi a razzo Artemis I esposti alla criogenia. Ora, Artemis 1 è pronto al lancio!