La missione NASA/ESA Cassini-Huygens e la missione dell'ESA Rosetta, terminate di recente, hanno sempre avuto un gran seguito popolare ma non solo: la grande luna di Saturno, Titano e la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko sono due target rimasti anche nel cuore degli scienziati. L'intenzione è sempre stata quella di poter tornare ad esplorare questi due incredibili e stravaganti corpi del nostro Sistema Solare.
È già trascorso quasi un mese dalla fine della missione Cassini ma, come era prevedibile, i suoi dati e le sue immagini terranno occupati scienziati ed appassionati per molto, molto tempo.
Gli scienziati hanno da poco annunciato di aver individuato, nella densa e ricca atmosfera della grande luna di Saturno, Titano, molecole chiave per la costruzione di composti organici complessi alla base della vita.
Tre enormi formazioni nuvolose di idrocarburi sono apparse nell'emisfero settentrionale di Titano all'avvicinarsi della stagione estiva.
Ultimamente gli impegni familiari mi hanno tenuta lontana dal cielo e dallo spazio ma oggi sono riuscita finalmente a ritagliare qualche ora per me. Assetata di notizie, ho iniziato un tour compulsivo tra i miei siti scientifici preferiti, fino a quando questa immagine ha catturato tutta la mia attenzione.
Su Titano, lievi fluttuazioni di temperatura, pressione o composizione nei bacini di idrocarburi potrebbero separare rapidamente l'azoto dal metano e dall'etano generando bolle effervescenti come quelle di una bibita gassata. L'esperimento è stato condotto dagli scienziati del Jet Propulsion Laboratory della NASA che hanno simulato in laboratorio le condizioni climatiche della luna di Saturno.
Queste due immagini riprese durante il fly-by su Titano T-120 dalla fotocamera Imaging Science Subsystem (ISS), in alto e dallo spettrometro Visual and Infrared Mapping Spectrometer (VIMS), in basso, mostrano come le nuvole della luna di Saturno siano osservabili solo a determinate lunghezze d'onda.
Mentre la Cassini continua a sfruttare i fly-by attorno a Titano per aumentare l'inclinazione della sua orbita rispetto al piano degli anelli di Saturno, a fine ottobre non è mancata l'occasione di fotografare ancora una volta alcune delle lune principali del pianeta.
Vi ricordate il vortice mostruoso avvistato dalla Cassini a maggio 2012 al polo sud di Titano? Apparso dal nulla, sta ancora facendo discutere gli scienziati sulla sua formazione.