Grazie al Herschel Space Observatory dell'Agenzia Spaziale Europea, lo scorso weekend, gli astronomi sono riusciti a catturare nuove osservazioni dell'asteroide Apophis mentre si avvicina alla Terra: i dati mostrano che la roccia spaziale potrebbe essere più grande di quanto stimato e meno riflettente.
In un nuovo studio, gli scienziati hanno usato le immagini scattate dalla sonda della NASA Dawn per esaminare le macchie di materiale scuro come il carbone che caratterizzano la superficie di Vesta.
Il 12 dicembre, l’asteroide 4179 Toutatis ci ha fatto visita passando a 7 milioni di chilometri dalla Terra, ossia a circa 18,2 volte la distanza Terra - Luna. Il massimo avvicinamento si è verificato alle 7:40 ora italiana.
Toutatis è un asteroide già noto agli astronomi che passa nell’orbita terrestre ogni 4 anni: misura 4,5 chilometri di lunghezza, si muove intorno al Sole in un orbita quasi coplanare alla nostra ed è considerato uno degli asteroidi potenzialmente pericolosi (PHA).
Distruggere un asteroide con una bomba nucleare, è un tema noto ai film di fantascienza ma potrebbe diventare realtà.
Gli scienziati stanno sviluppando e pianificando una missione per colpire un asteroide minaccioso con un’esplosione nucleare, proprio come nel film del 1998, "Armageddon", interpretato da Bruce Willis.
Gli scienziati che lavorano alla Deep Space Network Antenna da 70 metri a Goldstone, in California, hanno ottenuto diverse immagini radar dell'asteroide 2007 PA8, grazie ai dati raccolti tra il 28, il 29 e il 30 ottobre 2012.
Nel caso in cui un grande asteroide sia diretto verso Terra, il colore può fare la differenza!
Un asteroide chiaro rifletterebbe la luce solare e il crepitio di fotoni sulla sua superficie, a lungo andare, potrebbe creare una forza sufficiente a spingerlo fuori traiettoria di collisione.
Il mondo cambia e il clima si sta riscaldando, questo è ormai un dato di fatto.
I modelli indicano che la temperatura media globale aumenterà da 1,1 a 6,4 C° entro la fine di questo secolo.
Per rispondere al problema, oltre per così dire, alla lotta ordinaria contro i gas serra, alcuni esperti delle Nazioni Unite hanno iniziato a prendere in esame progetti di geoingegneria su scala planetaria.
Solo pochi giorni fa avevamo parlato dell'idrogeno che la circonda (Il grande asteroide Vesta è circondato da idrogeno) ed ecco che Vesta torna di nuovo a fare notizia.
Le sue grandi depressioni suggeriscono infatti, una complessità geologica superiore a qualsiasi altro asteroide.
Dal momento i cui sono state scoperte, gli scienziati hanno lavorato sui dati inviati dalla sonda Dawn per determinarne l'origine.
Il 5 settembre (EDT), la sonda della NASA Dawn lascerà Vesta per intraprendere i suoi due anni e mezzo di viaggio verso Ceres.
Dawn ha iniziato la sua odissea il 27 settembre 2007, con un percorso di 5 miliardi di chilometri, per esplorare i due oggetti più massicci della fascia principale di asteroidi del nostro Sistema Solare. Ha raggiunto Vesta nel 2011 e entrerà in orbita di Ceres nei primi mesi del 2015.