Un libro illustrato per i 20 anni del volo di Liwei

Autorizzato da Yang Liwei, il primo astronauta cinese ad andare nello spazio, la Beijing Science and Technology Press (BSTP) ha pubblicato domenica il libro illustrato "First Man", in occasione del 20esimo anniversario del primo viaggio spaziale con equipaggio del paese.

Il libro rivive l'intero processo dello storico volo di Yang nell'ottobre 2003, compreso il decollo, il volo in orbita e il ritorno sulla Terra dell'astronave Shenzhou-5, utilizzando disegni.

Questo libro è un'opportunità per gli editori scientifici di presentare ai lettori la storia di Yang Liwei e della missione Shenzhou-5, permettendo loro di conoscere meglio l'eroe spaziale cinese.

Il contenuto del libro illustrato è basato sull'autobiografia di Yang, "Lunga marcia verso lo spazio", pubblicata nel 2010. Parte del contenuto del libro è stato incluso nel libro di testo della scuola media del paese nel 2021, e presto è diventato un argomento di tendenza sui social media.

"Il direttore del mio dipartimento mi ha chiesto di fare qualche ricerca sul libro. Così ho comprato l'autobiografia e sono rimasto commosso dalle storie dettagliate in essa contenute. Così ho deciso di trasformarlo in un libro illustrato," ha detto Wu Xiaoxi, editore del BSTP.

La sua idea ha ottenuto il sostegno di Yang, che in seguito ha accettato un'intervista con un team editoriale BSTP per il nuovo libro illustrato.

"Quando ero studente, ho saputo di Yang dalle notizie e ho pensato che fosse grande e ammirevole," ha detto Wu. Ma era solo una sensazione astratta, ha aggiunto Wu.

Dopo aver letto la sua autobiografia, Wu si rese conto che Yang rimaneva una persona reale ed interessante.

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Nella foto Yang Liwei, primo astronauta cinese, e Wu Xiaoxi, editore del BSTP con il libro illustrato sulla missione Shenzhou-5 . Credito: Xinhua.

Jin Xing, disegnatore del libro illustrato, ha fornito un'impressione più fresca e chiara del primo viaggiatore spaziale del paese.

Mentre la Shenzhou-5 rientrava nell'atmosfera, Yang vide quelle che credeva fossero crepe negli oblò mentre la temperatura esterna era compresa tra 1.600 e 1.800 gradi Celsius. Una volta tornato sulla Terra, scoprì che era stato il rivestimento anti-incendio che ricopriva gli oblò ad essersi bruciato e incrinato.

"Ho ripetutamente immaginato quei momenti emozionanti nella mia mente, stupito da quanto sia stato difficile questo viaggio nello spazio e da quanto meraviglioso fosse diventare un astronauta," ha detto Jin.

Quando Jin ha presentato i disegni, Wu è rimasto toccato dalle immagini che illustravano le azioni di Yang in orbita, come allungare la mano per toccare la polvere fluttuante e dire addio alla silenziosa immensità dello spazio.

Vent'anni dopo la missione spaziale, Yang ha ripercorso lo sviluppo del volo spaziale con equipaggio in Cina nella postfazione di questo libro illustrato.

Le missioni di volo spaziale con equipaggio del Paese si sono allungate da un giorno a più giorni e vengono eseguite simultaneamente da più astronauti e non da uno solo, il che riflette il rapido sviluppo della tecnologia spaziale cinese.

"Ogni astronauta e ogni lavoratore aerospaziale è orgoglioso di questo spirito di continua innovazione e ricerca della perfezione," ha affermato Yang.

Yang non ha compiuto più nessun volo spaziale dopo quello del 2003. Nella postfazione del libro illustrato, ha affermato di essere gradualmente cambiato da apprendista a istruttore e amministratore, ma insiste ancora nel partecipare all'addestramento per missioni di volo spaziale come astronauta professionista.

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Nell'immagine alcune tavole del libro illustrato che ricorda il volo di Yang Liwei, primo astronauta cinese. Credito: Xinhua.

"Ciò che rimane invariato è che conservo ancora l'aspirazione originale di un astronauta e sono sempre pronto per essere selezionato dalla madrepatria," ha detto.

Inoltre, Yang partecipa spesso a eventi di divulgazione scientifica. "Le lezioni sullo spazio dalla stazione spaziale Tiangong, preferite da molti studenti, sono state avviate da lui," ha detto Wu.

Yang ha affermato nella postfazione che la divulgazione scientifica ha lo scopo di accendere la curiosità dei bambini e di stimolarli a esplorare la scienza e l'ignoto.

Sperando che il nuovo libro illustrato si riveli un buon lavoro di divulgazione scientifica, Wu e i suoi colleghi hanno ricordato ai lettori che c'è una sorpresa nel libro: una pagina che mostra un coniglio che fissa la luna.

"Non vediamo l'ora che arrivi il prossimo passo avanti del programma spaziale con equipaggio cinese: l'atterraggio lunare con equipaggio," ha detto Wu. "Ci aspettiamo di produrre più libri illustrati di alta qualità in quel momento," ha aggiunto Wu.

 

Come ebbe inizio

Lo studio formale per il volo spaziale abitato cinese prese il via nel 1968. Venne fondato un istituto di medicina ed ingegneria spaziale a Pechino e fu il predecessore del Centro di Ricerca ed Addestramento Astronauti Cinese, nel quale si sarebbero allenati per decenni gli astronauti. La Cina lanciò il primo satellite nel 1970 ma lo sviluppo del volo abitato venne momentaneamente accantonato per concentrarsi sui satelliti e sui razzi vettori.

Soltanto nel 1992 venne approvato il 'Progetto 921' (il nome con il quale la Cina ha battezzato con tre obiettivi successivi da raggiungere: il primo prevedeva l'invio in orbita di un veicolo spaziale abitato, il secondo il lancio di un laboratorio orbitale che avrebbe permesso di testare gli agganci fra diversi veicoli e le attività extra-veicolari ed infine la realizzazione di una stazione spaziale che potesse permettere agli equipaggi lunghi soggiorni per l'utilizzazione dello spazio. Venne quindi fondata la China Manned Space Agency (MSA), che avrebbe supervisionato tutto il programma.

Nel 1994 la Cina siglò un accordo con la Russia per l'acquisizione di tecnologie spaziali e l'anno successivo venne trasferita la tecnologia della capsula Sojuz alla Cina (da qui la netta somiglianza della Shenzhou con la Sojuz russa). L'accordo prevedeva anche l'addestramento degli astronauti, le tecnologie dei sistemi di supporto vitale, i sistemi di aggancio e le tute spaziali. Nel 1996 due astronauti cinesi, Wu Jie e Li Quinglong iniziarono l'addestramento presso il Centro di Addestramento Cosmonauti Yuri Gagarin, in Russia. Dopo l'addestramento questi due astronauti rientrarono in patria per procedere a loro volta ad insegnare quanto imparato.

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Nella foto un veicolo spaziale Shenzhou durante i preparativi al lancio. Credito: China News Services.

Intanto il razzo Chang Zheng 2F (Lunga Marcia 2F), derivato dalla variante 2E, veniva modificato per poter essere adatto al lancio degli esseri umani, dotandolo anche di una torre di fuga e di sistemi ridondanti di controllo.

Nel 1998 vennero selezionati 14 piloti che formarono il primo gruppo di astronauti cinesi (chiamati taikonauti), fra di loro Yang Liwei.

Il 19 novembre 1999 venne lanciata in orbita la capsula Shenzhou-1 ('Vascello Divino'-1), senza equipaggio. Il giorno successivo il modulo di rientro atterrò regolarmente nella Mongolia Interna. Nonostante fossero stati testati solo sistemi limitati, la missione divenne comunque un volo di prova di successo per la navicella spaziale Shenzhou e il razzo Lunga Marcia 2F.

La Shenzhou-2, inviata nello spazio il 10 gennaio 2001, era la prima capsula completa di tutti i sistemi per sostenere gli astronauti. La capsula rimase in orbita una settimana e rientrò felicemente sulla Terra. Nel 2002 vennero eseguiti i test con le Shenzhou 3 e 4 che, superati tutti brillantemente spianavano la strada per la prima missione con equipaggio.

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Nella foto il decollo del razzo Lunga Marcia 2F con a bordo la Shenzhou-5. Credito: China News Services.


Un volo storico

Il quinto lancio, Shenzhou-5, fu il primo a trasportare un essere umano (il taikonauta Yang Liwei) ed avvenne alle 01:00:00 UTC del 15 ottobre 2003, dal Centro di Lancio Satellitare di Jiuquan. Dopo 587 secondi dal decollo, la capsula si separò dal razzo ed entrò in un'orbita ellittica con un'inclinazione di 42,4°, un'altezza al perigeo di 199,14 km e un'altezza all'apogeo di 347,8 km. Yang è diventato così il primo cinese lanciato nello spazio con un veicolo di lancio e un veicolo spaziale cinese.

Yang Liwei segnalò il verificarsi di vibrazioni anomale due minuti dopo il lancio che descrisse come "molto scomode". Successivamente si scoprì che le vibrazioni provenivano dal razzo vettore. Di conseguenza, furono rapidamente adottate misure correttive nella progettazione del successivo razzo vettore CZ-2F per la missione Shenzhou-6.

Yang scandì il suo viaggio con aggiornamenti regolari sulle sue condizioni; variazioni di "Mi sento bene," l'ultima arrivata mentre la capsula fluttuava verso terra dopo il rientro. Liwei parlò con la moglie mentre lo Shenzhou 5 iniziava la sua ottava orbita attorno alla Terra, assicurandole dallo spazio: "Mi sento molto bene, non preoccuparti". Durante la missione mangiò confezioni alimentari, appositamente progettate, di carne di maiale tagliuzzata con aglio, pollo Kung Pao e porridge Eight Treasure Rice, insieme a tisana cinese. Durante il volo, Yang ha dormito due volte a intervalli di 3 ore. Nel mezzo del viaggio, la televisione di stato ha trasmesso filmati di Yang che sventolava una piccola bandiera della Repubblica popolare cinese e quella delle Nazioni Unite all'interno della sua capsula.

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Nella foto Yang Liwei in posa prima del lancio a bordo della Shenzhou-5. Credito: China News Services.

Alle 22:23 UTC del 15 ottobre 2003, il modulo di rientro atterrò sano e salvo nella Mongolia Interna centrale. L'intera missione è durata 21 ore e 23 minuti, rendendo la Cina il terzo paese in grado di inviare esseri umani nello spazio e ritorno in modo indipendente, dopo Russia e Stati Uniti.

I media statali dissero che la capsula di Yang era stata fornita di una pistola, un coltello e una tenda nel caso fosse atterrato nel posto sbagliato.

Yang lasciò la capsula circa 15 minuti dopo l'atterraggio e ricevette le congratulazioni dal premier Wen Jiabao. Ma le labbra sanguinanti dell'astronauta viste nelle immagini ufficiali trasmesse scatenarono voci di un atterraggio duro, confermato dalle testimonianze del personale presente sul luogo dell'atterraggio.

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Nella foto Liwei appena uscito dal modulo di rientro al termine della missione Shenzhou-5. Credito: China News Services.

Con una mossa simile a quella presa dall'Unione Sovietica nei confronti dell'eroe nazionale del volo spaziale Yuri Gagarin, venne presa la decisione ufficiale di non assegnarlo più a future missioni spaziali.

 

Il primo

Yang Liwei, nacque il 21 giugno 1965 nella contea di Suizhong, nella provincia di Liaoning. Sua madre era un'insegnante e suo padre era contabile presso un'azienda agricola statale. Liwei entrò nell'Esercito Popolare di Liberazione Cinese (PLA) a 18 anni. Yang Liwei sposò Zhang Yumei dal quale ebbero un figlio insieme. Zhang Yumei faceva parte anche lei dell'Esercito popolare di liberazione ed era insegnante nel programma spaziale cinese. Liwei si laureò presso l'Aviation College dell'Aeronautica Militare n.8 del PLA nel 1987 e, come pilota dell'aeronautica militare cinese accumulò 1.350 ore di esperienza di volo come pilota di caccia. Liwei venne selezionato con il primo gruppo di cosmonauti cinesi (yuhangyuan) ed aveva il grado di tenente colonnello durante la sua missione. Dopo l'atterraggio venne promosso colonnello ed il PLA ha affermato che la sua promozione era stata approvata ma non era stata annunciata prima della missione, per non disturbare la sua concentrazione. Nel 2008 venne promosso Maggiore Generale ed è stato vicedirettore del China Astronaut Research and Training Center mentre, attualmente, ricopre la carica di direttore dell'Ufficio Ingegneristico per il Volo Spaziale Umano.