Le attuali antenne per onde gravitazionali potrebbero rivelare l'emersione di un buco nero da uno di questi ipotetici passaggi spaziotemporali e il segnale prodotto avrebbe una forma caratteristica, invertita rispetto a quella dei classici merging.
Realizzato in laboratorio un dispositivo basato su superconduttori, in grado di trasferire un campo magnetico facendolo sparire e riapparire a distanza.
Non stiamo parlando delle trama del prossimo film di fantascienza ma di due scienziati, Zilong Li e Cosimo Bambi che, in collaborazione con la Fudan University di Shanghai, ritengono che i buchi neri presenti al centro delle Galassie siano piuttosto dei wormhole.
Il loro documento è stato pubblicato su arXiv.