Un team di astrofili ha assemblato quasi 6000 immagini "profonde" per ottenere questa panoramica della Via Lattea dalle Isole Canarie, senza usare telescopi.
Questa vista a 360° ritrae la cupola del telescopio danese installato a La Silla (sulle Ande, Cile settentrionale) e, sullo sfondo, la Via Lattea australe.
Questa è la più dettagliata mappa radio della Via Lattea, realizzata dal radiotelescopio di 45 meter di Nobeyama, Giappone.
Questi astri, espulsi dal nucleo galattico con velocità molto elevate, si rivelano uno strumento efficace per valutare la massa della nostra galassia. La nuova stima, per metà italiana, va da 1200 a 1900 miliardi di masse solari, principalmente sottoforma di materia oscura. E GAIA permetterà di fare molto meglio...
Ultimamente gli impegni familiari mi hanno tenuta lontana dal cielo e dallo spazio ma oggi sono riuscita finalmente a ritagliare qualche ora per me. Assetata di notizie, ho iniziato un tour compulsivo tra i miei siti scientifici preferiti, fino a quando questa immagine ha catturato tutta la mia attenzione.
Quali sono e da dove vengono le stelle più lontane nella nostra galassia e quanta massa si nasconde nelle sue propaggini più esterne, sottoforma di materia oscura?
Usando anche i dati del satellite europeo, i ricercatori hanno trovato nuove evidenze dinamiche dell'esistenza di una barra centrale nella nostra galassia, ma non così estesa come alcuni studi recenti suggerivano.
La scoperta di una bolla gigante di gas al centro della Via Lattea, grazie ai dati del telescopio spaziale europeo XMM-Newton, dimostra che sei milioni di anni fa il buco nero supermassiccio al centro della nostra galassia era molto attivo e fa luce sul problema della cosiddetta "materia mancante".
Questa porzione del cielo sopra il piano galattico, in direzione del polo Nord celeste, è stata ripresa nella regione tra le micro-onde e l'infrarosso lontano dal satellite europeo Plank tra il 2009 e il 2013 e mostra un enigmatico cappio di polvere dalla struttura complessa (in marrone).