Il 17 marzo 2013, un oggetto delle dimensioni di un piccolo masso aveva colpito la superficie lunare nel Mare Imbrium. L'impatto aveva creato un lampo di luce che, per circa un secondo, aveva illuminato il sito facendolo brillare come una stella di magnitudine 4.
Ora, secondo un nuovo documento, il venticinque per cento dei crateri lunari potrebbe aver incorporato i resti dei meteoriti che li hanno generati: questo risultato, se fosse corretto, riaprirebbe nuovamente il dibattito sulla composizione del nostro satellite.
Il 15 febbraio 2013 una meteora inaspettata esplose nei cieli della Russia, sulla regione di Chelyabinsk, provocando danni agli edifici e diversi feriti.
Da allora l'evento è stato classificato come il più significativo da quello di Tunguska del 1908, che non coivolse l'essere umano ma rase al suolo 2.000 chilometri quadrati di foresta siberiana.
Nel corso degli anni gli esseri umani hanno inviato decine di sonde e rover verso il Pianeta Rosso. Oggi ci sono tre satelliti attivi in orbita, mentre due rover, Opportunity e Curiosity, passeggiano in superficie sulle rosse sabbie marziane ma il Marte che conosciamo oggi ben presto potrebbe cambiare.
C'è una possibilità, piccola ma non trascurabile, che la cometa C/2013 A1 (Siding Spring) possa colpire Marte ad ottobre 2014: le stime attuali valutano una probabilità di impatto di 1 su 2000.
Gli scienziati potrebbero aver scoperto il primo meteorite proveniente da Mercurio.
Secondo Anthony Irving, dell'University of Washington, la roccia verde trovata in Marocco lo scorso anno, chiamata NWA 7325, potrebbe essere il primo reperto noto del pianeta più interno del nostro Sistema Solare.
I risultati sono stati presentati al 44° Lunar and Planetary Science Conference, in Texas.
In base ad un report pubblicato sul sito arxiv.org, strutture simili ad alghe fossili sarebbero state scoperte all'interno di alcuni frammenti di un meteorite precipitato nello Sri Lankan: secondo gli astrobiologi, una chiara prova di panspermia e del fatto che la vita esiste in tutto l'Universo.
Il 29 dicembre 2012 una palla di fuoco illuminò il cielo della provincia di Polonnaruwa nello Sri Lankan e i testimoni riferirono di aver visto diversi frammenti raggiungere il suolo. La gente del posto aveva anche segnalato un forte odore di catrame o asfalto
Non c'è che dire, a livello astronomico questo 2013 è iniziato in maniera piuttosto movimentata, tra asteroidi e comete!
Dopo il passaggio di 2012 DA14, l'inaspettato meteorite russo, l'annunacio della "Cometa del Secolo" ISON (C/2012 S1) e della prossima C/2011 L4 (PANSTARRS) che forse potremmo vedere ad occhio nudo, ecco che sul sito universetoday.com viene annunciato un altro importante evento.
Continua lo studio sui meteoriti marziani. Ne avevamo parlato qui: "I meteoriti all'origine dell'acqua su Marte, come sulla Terra"
Ora, il team di ricerca dell'University of New Mexico's Institute of Meteoritics di Albuquerque, in collaborazione con altre Università e grazie ai finanziamenti della NASA, ha potuto approfondire le analisi di un importantissimo meteorite di piccole dimesioni, il primo scoperto, proveniente da Marte o dalla sua crosta, contenente un quantitivo d'acqua superiore a quello di altri meteoriti di origine marziana.