Il 28 febbraio Curiosity ha manifestato un problema alla memoria del computer principale che ha costretto il team di missione a spostarsi su quello secondario. E così ora, nel corso dei prossimi giorni, la squadra terrà il rover in safe mode in attesa di risolvere l'anomalia.
Come preannunciato, Curiosity è alle prese con l'analisi del primo campione prelevato dalla roccia marziana John Klein, l'8 febbraio scorso durante il sol 182. Il materiale è stato suddiviso e consegnato venerdì 22 febbraio alla Chemistry and Mineralogy (CheMin), sabato 23 Sample Analysis at Mars (SAM).
Da quando Curiosity ha prelevato il primo campione dall'interno di una roccia marziana con il suo trapano, in molti stanno iniziando a pensare che forse Marte, conosciuto come il Pianeta Rosso, non è poi così rosso.
I lavori di perforazione del rover hanno messo in evidenza una polvere grigia, ben differente dalla patina arancione che sembra avvolgere i paesaggi e la superficie marziana.
Ieri la NASA ha fissato un briefing non programmato, trasmesso un diretta sul canale ustrem di NASA tv, per un aggiornamento sulla missione Mars Science Laboratory: le ultime immagini e i dati trasmessi da Curiosity confermano la raccolta del primo campione prelevato dall'interno di una roccia marziana.
E' la prima volta che viene compiuta un'operazione del genere su un altro pianeta, al di fuori della Terra.
La scorsa settimana avevamo segnalato la presenza di una curiosa formazione tra gli scatti di Curiosity del sol 173 e ne avevamo parlato nel post "UN ALTRO FIORE MARZIANO TRA GLI SCATTI CURIOSITY", dove il titolo dell'articolo faceva riferimento all'altra piccola anomalia minerale individuata dal MAHLI nel sol 132, ribattezzata sul web il "Fiore di Marte".
Ogni volta che scarichiamo un'immagine di Curiosity per elaborarla, ci troviamo di fronte al solito problema: è monocromatica.
Probabilmente a causa della colorazione predominante rosso arancio dell'ambiente e della scarsa luminosità, le foto su Marte risultano avere un colore predominante a discapito dei dettagli.
Il rover della NASA Curiosity dopo i test di pre-carico, drill-on-rock checkout e mini-drill ha eseguito la sua prima perforazione e prelevato un campione della polvere prodotta per la prima volta su Marte.
Il foro è stato eseguito su un'area a grana fine di John Klein, vicino al quello di 2 centimetri eseguito durante il test mini-drill.
La sonda della NASA Deep Impact è riuscita a catturare una serie di immagini della cometa ISON (C/2012 S1), recentemente scoperta, già definita la "Cometa del Secolo", una delle comete più brillanti che attraverserà il nostro Sistema Solare interno entro la fine di quest'anno.
Dopo la notte di carico e la prova di percussione "drill-on-rock checkout", ieri Curiosity ha eseguito la prova chiamata "mini-drill", il secondo test fondamentale per il prossimo vero e proprio primo utilizzo del trapano.
Avevamo anticipato le immagini elaborate attraverso i nostri canali.
Mentre Curiosity si prepara al primo utilizzo del trapano, grazie alla fotocamera HiRISE (High Resolution Imaging Science Experiment) della sonda NASA Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) abbiamo la possibilità di avere una visione globale di tutto il percorso compiuto dal rover.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.