Grazie alle misure di Gaia e ad un algoritmo di apprendimento automatico, gli astronomi hanno scoperto 12 nuovi "miraggi gravitazionali", in cui la luce di un quasar è deviata dalle galassie in primo piano formando quattro immagini distinte e simmetriche. Queste "croci di Einstein", il cui numero viene così incrementato del 24%, sono strumenti rari e unici per indagare sulla materia oscura e per misurare il tasso di espansione dell'Universo.