Un'immagine del Sole per ogni giorno del 2020 scattata dallo strumento SWAP a bordo del satellite Proba-2 dell'ESA, che monitora costantemente la nostra stella.
Da una settimana, altre macchie sono apparse sul Sole, confermando la ripresa dell'attività del nuovo ciclo solare.
Molteplici regioni attive sul Sole indicano che il nuovo ciclo solare sta già imperversando. Questa è una panoramica a più lunghezze d'onda ripresa ieri dal satellite SDO.
La prova inconfutabile che il ciclo solare n.25 è iniziato lo forniscono questi gruppi di macchie solari apparsi una decina di giorni fa e che stanno già avendo ripercussioni sulla Terra...
Queste quattro immagini riprese a diverse lunghezze d'onda stamane dall'osservatorio SDO della NASA mostrano la presenza di regioni attive sul Sole e anche di un'ampio buco coronale, segni di una ripresa dell'attività solare
Finalmente, l'inizio del nuovo ciclo solare è stato annunciato pochi giorni fa dalla regione attiva qui fotografata dal satellite SDO nell'ultravioletto estremo.
Questo è l'andamento del numero di macchie solari osservate negli ultimi 13 anni; è evidente la vicinanza al minimo del ciclo undicennale, dopo quello di 9 anni fa.
Questa immagine, ripresa in luce visibile dal satellite NASA SDO, ci mostra il Sole del primo aprile, con in bella evidenza due grossi gruppi di macchie, denominati come regioni attive AR2644 e AR2645 (quest'ultima campeggia al centro del disco).
Questa è l'immagine del Sole ripresa stamane in luce visibile dal satellite SDO della NASA.
La missione congiunta NASA-ESA-ASI Cassini ha osservato il sistema di Saturno per oltre nove anni.
Ora, un'analisi dettagliata dei dati concentrata sulle osservazioni della grande luna di Saturno, ha confermato che la densità della ionosfera di Titano è direttamente connessa ai cicli dell'attività solare.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.