La sonda della NASA Cassini ha sorvolato la grande luna di Saturno, Titano, in media una volta al mese da quando ha iniziato la missione nel 2004. Oltre alle fantastiche immagini scattate dal sistema di imaging ISS (Imaging Science Subsystem), lo spettrometro visibile ed infrarosso VIMS ha fornito un contributo importante per la mappatura globale.
Come annunciato, ieri la sonda della NASA Cassini ha osservato la Cintura di Orione passare dietro ai geyser della luna di Saturno, Encelado. I dati rilevati durante l'occultazione forniranno informazioni sulla densità, sulla composizione dei pennacchi e sulla loro variabilità nel tempo.
E' una caratteristica geologica transitoria scoperta poco più di due anni fa in uno dei mari di Titano, la grande luna di Saturno, analizzando le immagini del radar SAR (Synthetic Aperture Radar Imager) della sonda della NASA Cassini. E' stata soprannominata "Isola Magica" ed ancora rimane un fenomeno senza una spiegazione definitiva.
Questo suggestivo scorcio di Saturno è stato ripreso dalla Wide Angle Camera della sonda della NASA Cassini il 26 febbraio 2016.
Questa composizione mostra come è variata la temperatura sulla superficie della grande luna di Saturno, Titano, ad intervalli di due anni, dal 2004 al 2016.
Questa immagine della luna di Saturno, Encelado, è stata ripresa dalla sonda della NASA Cassini il 15 febbraio 2016, durante un incontro non mirato alla distanza di 82.650 chilometri.
Questa foto suggestiva è stata scattata dalla sonda della NASA Cassini l'11 febbraio. Lo scorcio riprende una parte del polo sud di Saturno tra i giochi di luci, le ombre e le trasparenze degli anelli.
Che Encelado fosse importante per la magnetosfera di Saturno è un fatto noto da quando la sonda della NASA Cassini ha iniziato a studiare il sistema nel 2004 ma ora gli scienziati dell'University College London hanno dimostrato che l'apporto nel tasso di plasma proveniente dalla ionosfera del pianeta, a volte, equivale a quello in arrivo dalla piccola luna. Di fatto, questi sono i primi risultati che indicano il ruolo giocato dal deflusso ionosferico nella magnetosfera di un gigante gassoso.
Per fare scienza ci vuole anche un po' di buon senso tanto che, affermare che un materiale opaco è più denso di uno traslucido, potrebbe sembrare un fatto ovvio. Ma un recente studio basato sui dati della missione Cassini, sembra dimostrare che questa regola non è valida per gli anelli di Saturno.
Due incredibili viste della luna di Saturno, Titano, fluttuante sopra gli anelli.
Le immagini qui composte con i filtri rosso, verde e blu, sono state riprese dalla Wide Angle Camera della sonda della NASA Cassini.