Un anno fa il mondo vide la prima, confusa immagine di un buco nero; quella figura nasconde una struttura molto più intricata, fatta di innumerevoli anelli di luce la cui impronta potrebbe essere rivelata dai futuri radiointerferometri nello spazio.
Il radiointerferometro sudafricano ha registrato una sconvolgente immagine "profonda" del cielo nelle onde radio, con centinaia di migliaia di radiogalassie dotate di nuclei attivi o di regioni con intensa attività di formazione stellare, la cosiddetta "alba cosmica".
La settimana scorsa le antenne del "Netherlands-China Low Frequency Explorer" (NCLE) sono state finalmente estroflesse; lo strumento farà anche misure sull'emissione da idrogeno primordiale dell'universo
Quella del buco nero al centro di questa galassia ellittica gigante è stata definita "immagine del secolo", ma è solo l'ultima di una serie di indagini a risoluzione crescente compiute tramite radiointerferometri.
Bellissima, strana, sconvolgente. Questi gli aggettivi che vengono in mente contemplando la prima radio-immagine del centro galattico ripresa dal radiointerferometro Meerkat. Ed è solo l'inizio...
Quella a sinistra è una eccezionale immagine del cielo registrata con un un interferometro australiano, ASKAPsoft, in cui ciascuna antenna è in grado di distinguere 36 differenti regioni di cielo contemporeaneamente.
Questa è la prima antenna per alte frequenze del grande radiointerferometro SKA, presentata pochi giorni fa a Shijiazhuang, in Cina.
Questa è la più dettagliata mappa radio della Via Lattea, realizzata dal radiotelescopio di 45 meter di Nobeyama, Giappone.
Le osservazioni radio non sono riuscite, per ora, a rilevare emissioni da parte dell'oggetto interstellare, indebolendo l'ipotesi che si tratti di un veicolo costruito da una civiltà extraterrestre. Intanto si fa luce sulla sua possibile composizione interna...