Dopo avere analizzato le problematiche nel muoversi sulla superficie del pianeta rosso, ecco qualche idea che potrebbe risolvere alcuni aspetti.
Il monte Sharp, l'enorme tumulo di 5, 5 chilometri che sorge al centro del cratere Gale, dove da agosto dello scorso anno opera il rover della NASA Curiosity, si potrebbe esser formato a seguito dell'azione del vento e non dell'acqua: se il risultato di questo nuovo studio fosse corretto, le aspettative sull'abitabilità passata del cratere Gale, e di Marte, si ridurrebbero notevolmente.
La sonda Mars Express dell'ESA avrà un importante ruolo come supporto alle comunicazioni durante quelli che sono stati definiti i "sette minuti di terrore" che precedono l'atterraggio.
Inoltre, la sonda dell'ESA ha fornito dati preziosi per migliorare e restringere il punto di atterraggio.
Nonostante si trovino in posizioni così diverse, i due rover della NASA, Curiosity ed Opportunity, hanno un obiettivo in comune: caratterizzare le interessantissime zone in cui si trovano.
Quello che interessa agli scienziati è avere un'idea della stratigrafia delle due aree per comprenderne meglio l'evoluzione.
Quale immagine scegliere per rappresentare gli ultimi risultati rilasciati ieri nel corso del Lunar and Planetary Science Conference tenutosi in Texas?
Curiosity ha ottenuto ulteriori prove che l'acqua una volta scorreva copiosa nel cratere Gale e le sue tracce sono rimaste intrappolate nelle vene minerali all'interno delle rocce.
Dopo dibattiti e correnti di pensiero, arriva la conferma ufficiale: Marte poteva sostenere la vita.
Ieri si è tenuto il briefing sui risultati del primo campione di roccia marziana prelevato dal target John Klein.
I dati hanno evidenziato zolfo, azoto, idrogeno, ossigeno, fosforo e carbonio, alcuni degli ingredienti chimici fondamentali per la vita.
Dopo i problemi tecnici del 28 febbraio, per Curiosity la situazione si è complicata nuovamente: una tempesta solare si è scatenata il 5 marzo ed è diretta verso Marte.
Così, il team di missione è stato costretto a mettere il rover in standby, ritardando ulteriormente lo sforzo per la completa ripresa delle attività.
Il 28 febbraio scorso alle 10:30 UTC il team di missione aveva intenzionalmente ridotto le attività di Curiosity, ponendolo in safe mode, a seguito di un problema manifestatosi sulla memoria flash del computer principale.
Il lavoro di diagnostica in una simulazione di test al JPL aveva indicato che la situazione aveva coinvolto una posizione di memoria corrotta sul computer side-A usata per allocare dei file di memoria.
Il 28 febbraio Curiosity ha manifestato un problema alla memoria del computer principale che ha costretto il team di missione a spostarsi su quello secondario. E così ora, nel corso dei prossimi giorni, la squadra terrà il rover in safe mode in attesa di risolvere l'anomalia.
"Marte può essere abitabile oggi, dicono gli scienziati", questo è il titolo di un articolo uscito ieri sul sito space.com che ha catturato la nostra attenzione.
Alcuni ricercatori sostengono che, mentre sicuramente Marte è stato un mondo abitabile nel passato, ancora oggi è in grado di sostenere la vita. (Finalmente, aggiungiamo noi!)